Filt Cgil Basilicata: “Adesione del 90% dei lavoratori a sciopero Cisa. Subito tavolo regionale. Subito tavolo regionale per giungere al più presto a una soluzione”.
Sale il livello dello scontro nella complicata vertenza ex Auchan di San Nicola di Melfi dove da ieri è in sciopero a oltranza oltre il 90% dei lavoratori, dopo che il consorzio CISA non ha rispettato gli impegni. Come parti sociali siamo ancora in attesa di conoscere cosa prevede il rinnovo del contratto e a quali condizioni.
Sappiamo, però, che da questa mattina vengono contattati lavoratori intimandogli di presentarsi a lavoro perché altrimenti risulterebbero assenti ingiustificati, con tutte le conseguenze disciplinari del caso, nonostante ci sia una dichiarazione di sciopero in atto in rispetto si tutte le norme in materia di sciopero.
Un atteggiamento intimidatorio che queste organizzazioni sindacali non accettano, soprattutto da un’azienda che negli anni non ha rispettato norme contrattuali come gli inquadramenti e gli adeguamenti, con l’avvallamento della CISL che, non partecipando allo sciopero, dichiara quanto segue: “Esasperare i lavoratori e non mantenere gli impegni presi con autorevoli rappresentanti aziendali e regionali potrebbe portare ad una chiusura della trattativa e questo solo per l’incuria di taluni, che a oggi mettono a rischio i lavoratori che se pur messi in sevizio dalla cooperativa non si presentano a lavoro rischiando un licenziamento per mancata presenza”.
Ci preme precisare che la Filt Cgil e la Uil Trasporti non metteranno mai a rischio i lavoratori solo per avere visibilità sui giornali. Attendiamo e chiediamo di velocizzare la convocazione del tavolo regionale, auspicando che con il buonsenso di tutti si giunga a una soluzione che riporti serenità ai lavoratori.
Riteniamo ingiusto e offensivo scaricare la responsabilità sui lavoratori che manifestano per far val valere i propri diritti. È alquanto singolare che un’organizzazione sindacale come la CISL, invece di lottare insieme a noi, faccia queste dichiarazioni che vanno in una sola direzione, che non è certo quella della tutela dei lavoratori. Ricordiamo che fu proprio la CISL, in un incontro dal prefetto nell’inverno scorso, a rompere il fronte sindacale dichiarando di non voler avere nessuna relazione con CGIL e Uil e dichiarando in materia solitaria scioperi ad aziende di trasporto a partire da SITA.
Di seguito la replica del segretario generale di Fit Cisl Basilicata; Rocco Telesca alla nota di Filt Cgil e Uil Trasporti Basilicata.
Farebbero ridere le dichiarazioni della UILT e della FILT, se non si trattasse della vita lavorativa di 126 famiglie.
Ci teniamo a precisare che la FIT non ha mai avvallato il comportamento delle aziende, e basterebbe saper leggere la storia.
Taluni che oggi si elevano a grandi generali, condottieri pronti a tutto per i lavoratori, in un comunicato il 13 Luglio scorso davano per risolta la vertenza che avrebbe dato un futuro “sicuro” ai lavoratori, prendendosi il merito dell’evolversi della vertenza Ex Auchan.
Lezioni di Sindacato non ne accettiamo e neanche di unità Sindacale dato che si è proceduti senza coinvolgere la FIT nella proclamazione di sciopero, che sicuramente visti i tempi è l’azione meno appropriata da mettere in campo.
Ci dispiace che i due esponenti Sindacali non conoscono neppure la differenza tra sciopero Regionale e sciopero Aziendale, e che la società Sita veniva coinvolta solamente perché́ facendo parte del Cotrab.
Contrariamente i lavoratori non potranno mai dimenticare le assemblee fatte in compagnia dell’assessore Merra e il coinvolgimento della stessa nella vertenza, forse perché́ credevano che ai lavoratori CISA viene applicato il contratto degli autoferrotranvieri e non della logistica, così come non si possono dimenticare che nel mese di ottobre scorso qualcuno si permetteva di dichiarare che lo sciopero degli Autoferrotranvieri era sbagliato per contrastare l’Amica assessore sindacalista nel mentre si svolgeva un convegno farsa per assecondare si scelte sbagliate sui bacini di traffico;
La FIT non potrà̀ mai – Conclude il Segretario Generale Telesca-avere un unione con chi invece di tutelare i lavoratori li lancia nel baratro dell’incertezza.