In data odierna la FIM e la UILM di Basilicata hanno proclamato per la giornata del 25 luglio e del 1 agosto lo sciopero di tutti i lavoratori ex Giuzio Ambiente, oggi Futura Ambiente a causa della ultima e “solita farsa” che da circa 17 mesi non trova una soluzione.
Sciopero dovuto non solo alle incertezze legate al quotidiano mensile: lo stipendio; stipendio che va attenzionato “sempre” con centinaia di telefonate visto che il solito cordone che prima era rappresentato da Asi e Giuzio, ora è rappresentato da Acquedotto lucano e Futura Ambiente; cordone similare e risultato quasi identico.
Lo sciopero è indetto anche e soprattutto per gridare al mondo intero ed a coloro i quali hanno assunto impegni in diversi tavoli regionali, ultimo dei quali tenutosi il 6 maggio presso la Regione Basilicata, di rispettare la dignità delle persone visto che questi lavoratori, che svolgono attività ritenute essenziali dalla norma e dalle leggi nazionali, non sono ritenuti “tanto” essenziali per la elargizione dello stipendio o delle mensilità arretrate.
Parliamo di mensilità non del 2022 ma di arretrati di gennaio e febbraio 2021… sì, 2021!
L’ultimo tavolo regionale, alla presenza dell’Assessore Galella, aveva certamente sbloccato la situazione ma purtroppo mentre aspettavamo anche con pazienza l’esito degli impegni assunti il tutto si è arenato nuovamente a causa di chi, di che o di che cosa che vorremmo tanto conoscere.
Caro Presidente Bardi, la riforma delle aree industriali avrebbe dovuto portare non solo il vento del rinnovamento ma soprattutto le riforme servono per dare oggettività e risposte risolutive, in questo caso alla stravagante storiografia che ha investito per decenni il consorzio Asi.
Evitiamo di parlare di carrozzoni perché qualcuno si offende; ma a parte il carrozzone a noi non interessano i retroscena, a noi interessa la sostanza, il merito, caro Presidente, a noi interessa che qualcuno ci dica come verrà risolta una volta per tutte la situazione dei lavoratori ex Giuzio, oggi Futura Ambiente, che svolgono attività essenziali e che scioperano tenendo conto della clausola di raffreddamento e della normativa nonostante tutto!
Chiediamo al contempo all’assessore Galella di riconvocare il tavolo regionale, già richiesto e risollecitato dalla FIM e dalla UILM,affinché ci si possa almeno guardare in faccia evitando email e messaggi che poi non trovano nessun riscontro.