Fim, Fiom e Uilm: “Ancora silenzio da parte di Eni: i lavoratori della Ram in cassa integrazione illegittima”. Di seguito la nota integrale.
Con la presente le organizzazioni sindacali di FIM FIOM e UILM denunciano la illegalità nella filiera degli appalti all’interno del Centro Oli di Viggiano, a partire da quanto si sta perpetrando nei confronti dei lavoratori della Ram Meccanica, posti in cassa integrazione, mentre le loro attività, raggirando il patto di sito, sono state assegnate dall’Eni ad una nuova società: la Termomeccanica; quest’ultima, in barba a tutte le regole e al patto di sito, sta utilizzando, prima della conclusione del cambio di appalto, manodopera esterna al Centro Oli di Viggiano.
Questa situazione paradossale è iniziata nel gennaio 2020, e non è la prima volta che ENI raggira il patto di sito utilizzando il metodo dell’appalto diretto – ovvero assegnando gli ordini di lavoro direttamente alle società – senza tener conto delle conseguenze che si ripercuotono sui lavoratori.
I Lavoratori Ram, sono stati posti in cassa integrazione a zero ore, creando a nostro avviso anche un danno erariale, mentre le stesse attività vengono svolte da altri senza tener conto del Patto di Sito .
Ci troviamo di fronte dunque all’ennesimo raggiro delle regole che mette in discussione, violandola, la normativa relativa ai cambi di appalto; da qui, la necessità di una grande movimentazione di tutti i lavoratori metalmeccanici dell’Indotto Eni per respingere al mittente il tentativo di delegittimazione del Patto Sito
Fim, Fiom, Uilm, proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori metalmeccanici dell’Indotto Eni.
Nelle prossime ore , tenuto conto delle normative vigenti relative alla pandemia in atto , verranno messe in atto altre azioni sindacali e legali per tutelare il lavoro e i lavoratori.