Lunedì 21 ottobre nel Dipartimento regionale della Sanità a Potenza si è svolto un incontro tra l’Assessore Cosimo Latronico, il Direttore Generale e le organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM. L’incontro, fortemente voluto, ha avuto come obiettivo quello di fare il punto sulla situazione degli appalti legati ai vari lotti regionali che coinvolgono circa 240 lavoratori dislocati nei presidi sanitari.
Il tema centrale dell’incontro è stato il monitoraggio delle scadenze dei contratti e delle proroghe attualmente in essere, in vista delle prossime scadenze previste per il 2025. Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione riguardo a eventuali riduzioni dei livelli occupazionali e delle ore di lavoro, anche in seguito alle recenti direttive della Regione Basilicata che mirano a ottimizzare la spesa.Altresì bisogna porre la massima attenzione affinché, la riduzione dei costi non avvenga attraverso il cosiddetto Dumping Contrattuale,espediente per ridurre i salari e i diritti dei lavoratori.
FIM FIOM e UILM hanno ribadito che la necessità di contenimento dei costi non può tradursi in ribassi che dequalificano i servizi sanitari e compromettono i diritti dei lavoratori. È fondamentale garantire che la qualità dei servizi erogati alla comunità non venga messa in pericolo da scelte che penalizzano i lavoratori e le loro condizioni di lavoro.
Per queste ragioni, abbiamo richiesto la creazione di un tavolo permanente per il monitoraggio delle attività legate agli appalti metalmeccanici nel settore sanitario. Questo tavolo avrà il compito di garantire un dialogo costante tra le istituzioni e le organizzazioni sindacali, al fine di affrontare in modo tempestivo le eventuali problematiche e garantire la tutela dei lavoratori e dei servizi offerti ai cittadini.
Durante l’incontro, l’assessore ha rimarcato la necessità di non creare disfunzioni né nella qualità dei servizi né nei livelli occupazionali.
In questo contesto, FIM FIOM e UILM ribadiscono quanto hanno dichiarato durante l’incontro : se gli obiettivi saranno comuni, si percorreranno insieme strade condivise; in caso contrario, mobiliteranno i lavoratori per difendere non solo i propri livelli occupazionali, ma anche la qualità dei servizi offerti ai cittadini.