“L’Accordo di Programma Quadro per la bonifica delle aree industriali di Tito e Valbasento costituisce un’enorme opportunità per lo sviluppo della nostra regione perché renderà possibili nuovi investimenti imprenditoriali oggi bloccati e consentirà al settore delle costruzioni di aprire nuovi cantieri”.
Con queste parole Confapi Matera a settembre lanciò l’allarme per il rischio concreto di perdere i 46 milioni di euro stanziati per i 10 interventi di bonifica. Dopo la richiesta dell’Associazione, la proroga arrivò in extremis con la nuova dead line fissata a fine giugno 2014.
Il nulla di fatto della conferenza di servizi di ieri ripropone il pericolo del de-finanziamento, allontanando le speranze di tutela ambientale del territorio a danno della salute umana, dell’occupazione e dei tentativi di sviluppo imprenditoriale delle due aree industriali.
Oltre all’interesse delle imprese ivi insediate e di quelle che vorrebbero insediarsi, Confapi evidenzia anche il danno per le aziende interessate alla realizzazione degli interventi di bonifica, di cui 6 previsti in Valbasento e 4 a Tito.
La preoccupazione è ancora maggiore se si tenga conto dei tempi tecnici necessari per assumere obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte della Regione – come impone l’Accordo di Programma – le cui inefficienze finora destano stupore.
Di qui l’invito al presidente Pittella e all’assessore Berlinguer ad accelerare ogni procedura al fine di rispettare i tempi programmati. In proposito Confapi Matera ha chiesto che nei bandi di gara si tenga conto delle dimensioni e delle caratteristiche delle imprese locali e, inoltre, che ci sia garanzia di massima trasparenza.
“Purtroppo – precisa il presidente Enzo Acito – la ristrettezza dei tempi rende ormai necessaria un’ulteriore proroga dei termini perché siamo preoccupati che le procedure di affidamento dei lavori potrebbero adottare sistemi di gara, quantunque di evidenza pubblica, con tempi ridotti ai minimi previsti dalle norme e con la definizione di parametri di valutazione pericolosamente discrezionali”.
“Saremo vigili nella valutazione del corretto rispetto del codice degli appalti per evitare che eventuali ricorsi, per l’affidamento dei lavori, possano costituire un ulteriore e definitivo aggravio a carico del sistema delle imprese ubicate nelle aree industriali e, in generale, del sistema economico della regione”.
Bonifica Sin, Berlinguer: ora ciascuno faccia la sua parte
L’assessore regionale ha partecipato alla Conferenza di servizi presso il Ministero dell’Ambiente. Entro il 24 febbraio il cronoprogramma delle fasi di attuazione degli interventi
“Convocherò riunioni presso il Dipartimento Ambiente e Territorio con cadenza ravvicinata a oltranza, fin quando ciascuno dei soggetti coinvolti non avrà fatto la sua parte. Dobbiamo unire gli sforzi ed agire in modo condiviso e puntuale se non vogliamo perdere i fondi stanziati a livello centrale”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente e Territorio,
Aldo Berlinguer, a margine della conferenza di servizi che si è tenuta ieri a Roma per fare il punto sullo stato di attuazione dell’Accordo per la bonifica dei Siti di interesse nazionale,
sottoscritto a giugno scorso dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero dell’Ambiente, che prevede, tra l’altro, una serie di interventi per promuovere anche la riconversione industriale, la reindustrializzazione e la riqualificazione economica dei Sin della Basilicata.
Nell’ambito della riunione, I funzionari del Ministero hanno riscontrato evidenti ritardi negli adempimenti previsti all’interno dell’Accordo quadro rafforzato e del conseguente cronoprogramma di lavori. “Adesso però – ha dichiarato Berlinguer – si cambia passo. Andremo avanti a tappe forzate fin quando tutti gli adempimenti non saranno completati”.
Già martedì scorso l’assessore aveva convocato i sindaci della Valbasento e di Tito in una riunione al Dipartimento Ambiente, per fare il punto sulle complesse questioni che hanno comportato il rallentamento dei progetti di bonifica. Ma per Berlinguer ora bisogna andare avanti con determinazione.
“Entro il 24 febbraio – ha spiegato l’assessore – la Regione Basilicata presenterà un documento ricognitivo e un nuovo crono-programma delle fasi di attuazione degli interventi previsti dell’Accordo. Continueremo a riunire tutti gli enti pubblici interessati, tra cui Comuni, Province e Consorzi industriali, in una cabina di regia che ha già condiviso le strategie operative presentate ieri ai funzionari del Ministero”.
Verranno anche siglate apposite convenzioni con Ispra, Iss e Arpab, che hanno un ruolo di supporto per le azioni di tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Via libera anche al protocollo che consentirà di semplificare le procedure per la caratterizzazione delle aree
appartenenti ai privati inserite nei territori Sin della Basilicata.
“Un progetto complesso – ha concluso l’assessore – che abbiamo il dovere di portare a compimento per la salute dei cittadini, la tutela dell’ambiente e il rilancio dell’economia industriale della Basilicata”.
BONIFICHE VALBASENTO E TITO: FLORIO (CD), NON BASTA CONVOCARE AD OLTRANZA RIUNIONI IN REGIONE
“La convocazione ad oltranza di riunioni presso il Dipartimento Ambiente e Territorio annunciata oggi dall’Assessore Berlinguer non può essere sufficiente a scongiurare il rischio di non contare più sui 46milioni di euro per i programmi di bonifica dei Sin Valbasento e Tito. Eppure avevamo messo in guardia già da mesi la Giunta Regionale ad accelerare l’attività di programmazione ed esecuzione dei lavori”. Lo sostiene Rossana Florio, dirigente regionale di Centro Democratico e consigliere comunale a Pisticci.
“La denuncia dei segretari regionali di Cgil e Uil sulla mancanza di un coordinamento tra la Regione, in qualità di soggetto attuatore dei programmi, consorzi industriali, sindaci, agenzie regionali – aggiunge – chiama pesantemente in causa responsabilità che, come evidenziano i sindacati, non si possono scaricare sulle popolazioni e sui sindaci delle aree interessate, puntando adesso tutto sull’autorizzazione ministeriale di un’ulteriore proroga, quasi sia l’ultima carta da giocare.
E’ il caso di ricordare le continue sollecitazioni che vedono da tempo in prima fila i Consigli Comunali di Pisticci e Tito, protagonisti tra l’altro della costituzione della “Rete dei Comuni per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale”, le comunità locali, le associazioni ambientaliste e i comitati popolari. Una mobilitazione che per iniziativa di Cgil e Uil proseguirà già dai prossimi giorni e che – sottolinea la dirigente di CD – ci vedrà in prima fila insieme ad amministratori locali, cittadini e lavoratori”.
Florio evidenzia che “è stata lasciata cadere persino la nostra richiesta avanzata a metà dicembre scorso di convocare urgentemente la Cabina di regia interistituzionale istituita dalla Regione Basilicata nello scorso mese di luglio, allargando la partecipazione agli enti locali interessati allo scopo di fare il punto della situazione e quindi capire come superare gli ostacoli esistenti, garantire l’esecuzione degli interventi previsti dall’accordo e il rispetto del cronoprogramma fissato introducendo ulteriori semplificazioni nelle complesse procedure amministrative e tecniche riferite all’approvazione degli stessi interventi”. “La Cabina di regia – evidenzia la dirigente del CD – avrebbe dovuto predisporre entro il 30 settembre scorso il primo rapporto sulle attività svolte al fine di promuovere strategie comportamentali e informative che puntino verso l’uso corretto delle risorse finanziarie statali e comunitarie. Ci associamo pertanto alla nuova pressante richiesta di Cgil e Uil di massima trasparenza sugli atti da mettere in campo perché i piani di bonifica sono l’occasione irripetibile per liberarsi della presenza di amianto in tutti e due i nuclei industriali e per favorire i progetti di green economy e di produzione di energie alternative”.
Finanziamenti per bonifica aree industriali Tito e Val Basento, nota Comune di Pisticci
Nella giornata di giovedì 13 febbraio, presso la Direzione Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente, si è tenuta la Conferenza di servizi Istruttoria relativa alla bonifica dei Sin di Tito e Val Basento, per discutere dello stato di attuazione degli interventi previsto dall’Accordo di Programma Quadro per le opere di caratterizzazione e del relativo Protocollo previsto dalla convenzione sottoscritti tra Ministero dell’Ambiente e Regione Basilicata il 19 giugno 2013. L’accordo, come è noto, individua nella Regione Basilicata il soggetto attuatore e definisce gli iter procedurali oltre alle date di inizio e fine progettazione e lavori di ogni intervento programmato.
Presenti all’incontro i funzionari del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, i sindaci dei comuni delle aree SIN, l’Arpab, i rappresentanti dei Consorzi Industriali, ISS, ISPRA e rappresentanti sindacali. Il comune di Pisticci è stato rappresentato dal Sindaco Dr. Vito Di Trani e dall’Assessore all’Ambiente Dr Pasquale Grieco.
Dalla riunione sono emerse le forti criticità e le inadempienze da parte della Regione Basilicata, rispetto al programma operativo previsto per i SIN, compresi l’ufficializzazione dei contratti con ISS, ISPRA e Arpab ed i relativi progetti, in parte rigettati e respinti al mittente, dal Ministero per carenza di contenuti e di strutturazione progettuale.
Tali ritardi e inadempienze otre alle forti criticità operative mettono a rischio i fondi stanziati per la bonifica dei SIN, questa è la ragione per la quale l’Assessore Regionale al Territorio Aldo Berlinguer ha chiesto al Ministero un’ulteriore proroga per dicembre 2014 considerata la scadenza dei finanziamenti, prevista per il 30 Giugno prossimo. La Regione, intanto, dovrà comunque produrre ed inviare, al Ministero, un “Cronoprogramma” aggiornato, con la descrizione degli interventi e delle convenzioni, entro il 24 di Febbraio. Una nuova “Conferenza di Servizi Istruttoria”, presso il Ministero Ambiente, è convocata per il 7 marzo prossimo.
Alla luce di quanto detto ribadiamo che il rilancio delle attività imprenditoriali di Tito e della Val Basento, non può avvenire se non attraverso le opere di bonifica dei SIN. Ricordiamo, inoltre, che vi è una stretta correlazione tra la salute e l’inquinamento delle falde acquifere il cui impatto che si riverbera direttamente sui prodotti dell’agricoltura e quindi sulle tavole dei consumatori.
Il comune di Pisticci nel condividere la posizione dell’Assessore Regionale all’Ambiente, auspica che siano rispettati i tempi previsti dall’Accordo di Programma Quadro ed esorta una decisa accelerazione da parte dei funzionari regionali preposti, al fine di recuperare i forti ritardi, che si sono accumulati dal lontano 2001, ricordando che da essi dipende anche il destino dell’economia di una regione esposta ad una profonda crisi, pur in presenza di cospicue risorse; assieme al rischio di perdere i finanziamenti per bonificare e rilanciare le attività imprenditoriali. È auspicabile che alla scadenza dei termini stabiliti, gli Uffici della Regione, siano in grado di presentare al Ministero la progettazione completa ma, qualora non si dovesse riuscire a produrre i previsti dieci progetti, se ne presentino il massimo possibile al fine di porre solide premesse per una conferma del finanziamento.
La volontà dell’Amministrazione Comunale di Pisticci è quella di voler collaborare affinché vengano rimosse le cause che impediscono il rispetto dei tempi contemplati dall’Accordo Quadro e a tale scopo si dichiara disponibile a mettere il proprio personale dell’Ufficio tecnico e dell’Ufficio ambiente, a disposizione degli Uffici Regionali.
È evidente, altresì, che sorveglieremo e agiremo per rendere possibile sia l’avvio dei lavori di bonifica nei tempi previsti, sia per evitare la perdita dei finanziamenti di 46 milioni di euro destinati alla bonifica dei Siti di Interesse Nazionale di Tito e Val Basento.