Il premio di produzione non premia i lavoratori e si attaccano i diritti dei lavoratori (104, malattia, sciopero e permessi sindacali). Di seguito la nota integrale.
La Fiom Cgil non ha firmato l’accordo alla MA di Melfi (indotto Stellantis) sul premio di produzione. “La FIOM-CGIL Basilicata, unitamente ai delegati – spiega la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – ha rivendicato la necessità di realizzare un premio che riconoscesse il lavoro e le
competenze dei lavoratori con un aumento in linea con tutti i lavoratori delle aziende dell’area industriale (tra 2000 euro a 1800 euro). Purtroppo, nonostante le tante richieste e sollecitazioni nei confronti della direzione, la FIOM-CGIL Basilicata non ha voluto firmare un accordo che prevede la penalizzazione dei lavoratori sul premio non solo perché non vi è l’aumento richiesto, ma perché non tutela i lavoratori che usufruiscono della malattia secondo la legge 104, attaccando anche il diritto di sciopero e i permessi sindacali.
L’accordo – aggiunge – non premia i lavoratori rispetto ai risultati raggiunti bensì li penalizza rispetto alle loro assenze regolamentate dal contratto collettivo nazionale.
È la prima volta che assistiamo a un accordo sul premio che si basa solo ed esclusivamente sulla presenza anziché premiare i lavoratori rispetto al loro contributo, con l’unico obiettivo di fare efficienza e aumentare la redditività dell’azienda riducendo il premio dei lavoratori. La FIOM-CGIL – prosegue Calamita – ha dovuto insistere durante la discussione per non inserire all’interno del premio le ferie, la par, la maternità, la cassa integrazione, i contratti di solidarietà e altri istituti contrattuali che l’azienda considera assenze. Ma per la 104, la malattia, i permessi sindacali e lo sciopero non c’è stato nulla da fare, pertanto chi ne usufruirà si vedrà ridotto notevolmente il premio.
La FIOM-CGIL Basilicata non avrebbe mai potuto firmare un PDR che viene ridotto nel momento in cui i lavoratori accedono a tali diritti. Riteniamo davvero negativo l’atteggiamento dell’azienda che prova a disincentivare i lavoratori allo sciopero e all’attività
sindacale penalizzando, tra l’altro, i lavoratori che sono già penalizzati perché usufruiscono della 104 e i lavoratori che si assentano per malattie.
La FIOM-CGIL conferma la necessità di modificare l’accordo sul PDR che penalizza il salario dei lavoratori creando un precedente negativo per tutti i lavoratori. Il sindacato ha l’obbligo di rivendicare un premio dignitoso, non saremo complici dell’azienda che continua a ridurre i diritti dei lavoratori perché considerati costi.
La FIOM-CGIL – conclude Calamita – metterà in atto tutte le azioni necessarie affinché vengano ripristinati i diritti e il salario dei lavoratori. Dopo la riunione in programma il 25 luglio affronteremo con i lavoratori in assemblea i temi da mettere in discussione per migliorare le
condizioni di lavoro e di vita e di salario”.