Rocco Fiorino, presidente Federabitazioni-Confcooperative Basilicata: “Basta consumo di suolo, nuove politiche abitative per la sicurezza e lo sviluppo”. Di seguito la not integrale inviaa alla nostra redazione.
Se gli eventi sismici non sono prevedibili, né evitabili, è invece possibile pianificare un’azione di contenimento dei danni. Il costo dell’inerzia ha un prezzo inaccettabile in termini di vite umane e comporta un onere economico assai gravoso. Se si considerano solo gli ultimi 40 anni, secondo la Protezione Civile, gli eventi sismici hanno comportato danni diretti per circa 147 miliardi di euro (3,6 miliardi per anno).
La Val d’Agriè una zona ad alto rischio e dovrebbe essere individuata come destinataria di interventi finalizzati a renderla più sicura attraverso un piano di ristrutturazione e consolidamento degli immobili pubblici e privati. Agire sulla sicurezza immobiliare vorrebbe dire agire a tutela del patrimonio storico-architettonico presente nei centri storici della Val d’Agri e, con le risorse investite, a contenere “fughe di cervelli”,spopolamento, chiusure degli esercizi commerciali nei piccoli centri.
Dove trovare le risorse necessarie? Potrebbero essere assicurate dai “rimborsi” che la regione ottiene dalle risorse che dalla Val d’Agri vengono succhiate anno dopo anno attraverso le royalties.
Federabitazione-Confcooperative ritiene necessarioattivarsi immediatamente ridando impulso al confronto sul tema della “sicurezza del patrimonio immobiliare” e stimolando un confronto che non può alimentarsi solo in occasione di tragici episodi ma deve trovare semprela giusta attenzione nelle politiche nazionali e regionali finalizzate a predisporre strumenti adeguati per il consolidamento degli edifici e/o una edilizia responsabile.
Un intervento che, come una medaglia, ha due facce: la prima fatta di sicurezza e di tutela delle nostre famiglie e dei nostri figli; la seconda fatta di cantieri che riaprono e si moltiplicano ridando vita ad un’economia fatta di piccola e media impresa.
La tutela delle vite umane e la sicurezza sono obiettivi imprescindibili per cui la promozione di una politica per la messa in sicurezza e la salvaguardia del patrimonio edilizio esistente, del territorio e del paesaggio è improcrastinabile. Una politica, però, che deve cambiare nella direzione del superamento del consumo selvaggio del territorio. Spesso si costruiscono edifici non per necessità abitative, ma per portare soldi nelle casse dei Comuni, per la mancanza di abitazioni in affitto, che crea una domanda di case a poco prezzo lontane dai centri abitati. Occorre, quindi, mettere al centro interventi di ristrutturazione e adeguamento del patrimonio edilizio, in particolare abitativo, esistente specie nei centri storici.
Per questo Federabitazione-Confcooperative si attiverà nelle prossime settimane per riportare all’attenzione regionale proposte di nuove politiche abitative che mettono al centro sicurezza e occupazione.
Rocco Fiorino, presidente Federabitazioni-Confcooperative Basilicata