“I provvedimenti adottati in materia di tagli dei trattamenti pensionistici fino ad oggi sono serviti sicuramente a mettere a posto i conti dello Stato, ma hanno impoverito ulteriormente gli over 60 come dimostrano le statistiche Istat che vi vedono come Basilicata nella graduatoria delle regioni con indennità da fame”. E’ quanto afferma Michele Avena presidente di Fipac Confesercenti.
“Gli effetti della Riforma Fornero per il 2012-2013 hanno portato a tagli che man mano sono diventati strutturali per circa 5,2 milioni di pensionati, in questo biennio si è determinata una perdita complessiva di 8,2 miliardi, a conti fatti circa 1600 euro pro-capite. A pagare le spese sono i pensionati medi, che continuano a fungere da ammortizzatori sociali in un paese dove il tasso di disoccupazione a febbraio è al 13 %, un dato che ci riporta alla crisi del 1977”.
Dobbiamo essere in grado di lanciare un messaggio importante e cioè – sottolinea Avena – che gli anziani non sono solo un costo, un peso, ma una risorsa attiva. Quello che noi chiediamo, è un progetto politico e di governo più complessivo, in grado di dare vita a un sistema di welfare capace di rispondere ai problemi legati all’invecchiamento. La nostra organizzazione, deve avere la forza e la capacità di ripartire, in questa nuova fase, da una ricollocazione di Fipac Confesercenti all’interno di un sistema che non è solo di sindacato, non solo di rappresentanza, ma anche di socialità, sostegno, parte attiva di un percorso più generale. Per questo pensiamo sia importante rivalutare il messaggio per cui, andare in pensione, non vuol dire diventare inattivi. Spesso non si tiene conto del fatto che le persone della terza età sono molto partecipe alla vita politica, sociale, di volontariato.
Fipac Confesercenti ritiene che per ridare dignità alle persone anziane sia necessario garantire potere d’acquisto delle pensioni, una drastica riduzione della pressione fiscale, al fine di garantire maggiore equità sociale. Salvaguardare il potere d’acquisto delle pensioni è il punto di partenza. Negli ultimi anni, infatti, il valore delle pensioni è decisamente diminuito, soprattutto a fronte di un’inflazione che oscilla tra il 3 e il 4 per cento, mentre cresce il rischio povertà e il disagio sociale specie tra le famiglie di pensionati da piccole attività imprenditoriali.
La Fipac-Confesercenti avvierà di intesa con le altre organizzazioni di rappresentanza dei pensionati un confronto con il Presidente Pittella e l’Assessore al Welfare Franconi sui problemi della categoria e per rilanciare la Consulta Regionale degli Anziani.
Apr 04