“Se il Governo non interverrà con una proroga degli ammortizzatori Covid sono a rischio altri 50mila posti di lavoro solo nel settore dei pubblici esercizi”. Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi lancia l’allarme e lo fa insieme alla sua associata Aigrim – associazione delle imprese di grande ristorazione e servizi multilocalizzate, in seguito all’esaurimento degli effetti della Cassa integrazione Covid, scaduta lo scorso 31 dicembre e che, se non prorogata, rischia di generare gravi ripercussioni sulla tenuta occupazionale del settore, a fronte del perdurare delle difficili condizioni sanitarie causate dalla pandemia.
Migliaia di posti di lavoro a rischio, denuncia Fipe, con la conseguente dispersione delle competenze presenti nel comparto, già messo a durissima prova da due anni di pandemia. La richiesta di ulteriori 13 settimane di cassa Covid, riguarda soprattutto quelle attività che più di altre stanno subendo le conseguenze delle limitazioni e dall’incertezza creata dal risalire della curva dei contagi.
In particolare i pubblici esercizi presenti nelle città d’arte, colpiti dalla mancanza di turismo internazionale, alle attività di catering e banqueting, legate a cerimonie ed eventi, alla ristorazione collettiva, penalizzata anche dal massiccio ricorso allo smart working, e quella commerciale, svolta soprattutto lungo gli accessi turistici del Paese. A queste fattispecie si aggiunge la drammatica situazione delle discoteche e dei locali di intrattenimento ad oggi nuovamente chiuse.
Dicono alla Fipe-Confcommercio Potenza: Veniamo dalle festività natalizie e di fine anno decisamente deludenti, con Natale-Santo Stefano in positivo e Capodanno-Epifania segnati dalle disdette di prenotazioni. Una contrazione nel numero di pasti serviti fortemente più consistente se in raffronto ai tradizionali periodi delle festività pre-Covid quando si organizzavano tavolate tra amici, familiari, colleghi di lavoro. In questo scenario assume maggiore significato l’avvio da oggi di una nuova attività di ristorazione a Potenza (Oltre Le Mura) ad opera delle tre imprenditrici – Giusy Caivano, Mary Zirpoli e Rosa Solimeno – alle quali Confcommercio e Camera di Commercio di recente hanno consegnato una targa di riconoscimento di una “storia da scrivere e raccontare per sostenere la voglia e la passione di fare impresa”. Dopo l’apertura, in piena emergenza Covid, di un ristorante ( “Al Duomo Potenza”) nel cuore del centro storico del capoluogo lucano, adesso si raddoppia con un’iniziativa imprenditoriale che passa dalla ristrutturazione e dal rilancio di uno dei più antichi ristoranti sempre del centro da tempo in chiusura. Un nuovo progetto che rappresenta la migliore risposta – evidenzia Confcommercio – alle note ed incancrenite problematiche del centro storico di Potenza attraverso il coraggio di impresa, l’antidoto migliore alla crisi. Per Confcommercio – che nel periodo delle festività ha condotto la campagna di carattere regionale “Compro sotto casa perché mi sento a casa”, con video e manifesti-locandine – la battaglia per la rigenerazione urbana con l’obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale si vince anche con questi esempi. “La Fipe – conclude il presidente Lino Enrico Stoppani – chiede queste misure urgenti per evitare dolorose iniziative di legittima difesa che porterebbero a licenziamenti e a drastiche riduzioni di posti di lavoro, con gli annessi problemi sociali e le prospettive per un settore strategico per l’economia del Paese. È indispensabile, invece, preservare le competenze professionali del settore per consentire la ripresa delle attività in sicurezza quando questa fase critica sarà superata”.