Firma ipotesi di accordo rinnovo contrattuale guardie giurate e servizi fiduciari, Usb: “Il rinnovo contrattuale più scandaloso della storia sindacale”. Di seguito la nota integrale inviata da Rosalba Guglielmi coordinatrice regionale Usb Basilicata.
È stata firmata il 30 maggio l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto delle guardie giurate e servizi fiduciari dalle organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil.
Sbandierato indecentemente come una vittoria, dopo sette anni e mezzo di carenza contrattuale, con una paga oraria anche di 4 euro,sulla cui anticostituzionalità è intervenuta ultimamente la cassazione, l’intesa prevede un aumento di 140 Euro a regime, 50 euro lordi in busta paga da giugno 2023, dopo aver sottratto l’indennità di vacanza contrattuale, 25 euro in pagamento da giugno 2024, 25 euro da giugno 2025 , 20 euro a dicembre 2025 e 20 euro ad aprile 2026
Con una inflazione reale al 12%, sicuramente maggiore per i generi di prima necessità, non viene coperta neanche quella preventivata del 3%. Un aumento di 28 centesimi all’ora.
Dei 7 anni e mezzo di arretrato contrattuale,una volta si usava conteggiarlo e retribuirlo, sono state previste 400 euro una tantum, la prima trance di 135 euro lordi da pagarsi a settembre 2023, la seconda sempre di 135 euro a settembre 2024 e la terza di 130 euro a settembre 2025.
Per quanto abituata a dire sempre ” meglio di niente”, in questo caso la categoria, formata da oltre 100.000 addetti, chiamati a scioperare a sostegno della battaglia per il rinnovo contrattuale in ben 9 scioperi nazionali, non potrà accettare passivamente questa farsa e quella delle assemblee che si dovranno tenere per l’approvazione dell’ipotesi di accordo, di cui ci siamo limitati a considerare il solo aspetto economico.
L’invito della USB è quello di respingere l’ipotesi di accordo e di organizzarsi finalmente al di fuori di questi presunti rappresentanti dei loro interessi.
Si rende evidente la necessità di definire un salario minimo per legge, osteggiato anche questo dalle OO.SS. per difendere il loro “potere contrattuale”. E’ stata avviata da ieri una raccolta nazionale delle firme per la richiesta della sua introduzione per legge, campagna cui la USB ha dato la sua adesione.