Nell’ambito della quindicesima edizione della Sagra dell’Albicocca il presidente regionale della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori Donato Distefano e il sindaco di Rotondella Vincenzo Francomano hanno sottoscritto la “Carta di Matera”, presente l’Assessore all’agricoltura Vincenzo Montesano, il manifesto programmatico proposto dalla Cia e condiviso dal’ANCI nazionale e regionale della Basilicata (Francomano tra l’altro è anche vice presidente dell’ANCI lucana), per coinvolgere i comuni italiani nella costruzione di “un futuro con più agricoltura”.
Francomano e Distefano hanno sottolineato proprio in occasione di questa importante e orami consolidata iniziativa che è la sagra dell’albicocca, prezioso frutto (con i suoi 900 ettari circa di albicoccheti Rotondella è comune maggiore produttore regionale) nella fase di maggiore recrudescenza della diffusione della sharka e di altre fitopatie nell’area metapontina la sottoscrizione della “Carta di Matera” assume un significato particolare ed una maggiore rilevanza.
Infatti con questo documento, con i suoi contenuti e le sue finalità, vi sono spunti dai quali favorire percorsi ed azioni comuni tra mondo agricolo ed Enti Locali (specie i Comuni enti di prossimità sia per il cittadino che per l’economia locale) l’agricoltura è per eccellenza il settore che vive e si misura costantemente con il territorio, con la sua gestione e pianificazione, i programmi di sviluppo, gli aspetti socio-economici.
Tre gli elementi tra i tanti che hanno fatto da filo conduttore e hanno fatto da corolloria al dibattito al documento,
– valorizzare le attività agricole, qualità e manutenzione del territorio per avere un paesaggio agrario di qualità e fruibile, preservazione di cultivar locali e promozione di prodotti tipici per un nuovo rapporto tra agricoltura e territorio, cibo e consumatore per un’alimentazione sana e consapevole, sicurezza alimentare.
In questo aggiungere che areali come quelli dell’albicoccheti si preservano solo se vi un’agricoltura professionale, imprese efficienti, redditi per gli agricoltori.
Inoltre l’agricoltura è destinata a garantire non solo cibo, ma anche biodiversità, uso razionale e preservazione delle risorse suolo, acqua, ecc, concorrere alla mitigazione dei cambiamenti climatici, il mantenimento della qualità dell’aria, la resistenza alle inondazioni e agli incendi, la garanzia della la vitalità economica nelle zone rurali, il benessere degli animali.
Per Rotondella e il Metapontino nello specifico tutto ciò si traduce in programmi per rafforzare la promozione, la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di qualità e in grado di generare reddito più elevato ai produttori rilanciando il “marchio” e le azioni del Distretto Agro-Alimentare del Metapontino.
Tra gli elementi fortemente innovativi della “Carta” figurano inoltre la semplificazione dei rapporti tra agricoltori ed Enti Locali, l’attivazione di convenzioni con le aziende agricole per la manutenzione e la gestione delle opere a servizio delle Aree Rurali, la promozione di iniziative imprenditoriali specie a favore di giovani in grado di utilizzare e capitalizzare l’uso delle risorse endogene del nostro territorio in particolare delle Aree Demaniali, l’incentivazione per le energie da fonti rinnovabili, iniziative per lo sviluppo e il miglioramento dell’agriturismo e del turismo rurale, la creazione di mercati e punti vendita agricoli nelle aree urbane..
Durante l’estate la “Carta” sarà sottoposta alla firma di tutti i sindaci della regione attraverso manifestazioni e sagre dedicate ai prodotti alimentari tipici e di qualità.
La “Carta di Matera”, stilata dalla Confederazione nel corso dell’ultima “Festa nazionale dell’agricoltura” a settembre 2010 a Matera, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità di Italia, approderà a settembre a Torino alla nuova Festa dell’Agricoltura quale “patto” tra le organizzazioni degli agricoltori e gli amministratori locali, che si fonda su principi come la rivalutazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del suolo e dell’ambiente e la valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio.