Segretariato Regionale MIBACT, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (CNR-IBAM), Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata, Deputazione di Storia Patria per la Lucania e Federazione Italiana dei Centri e Club UNESCO (FICLU) hanno sottoscritto, nei giorni scorsi, un Accordo Operativo con il quale assumono formale impegno a condividere mezzi, strumenti, strutture, capacità e professionalità per l’attuazione di programmi, azioni, operazioni e interventi diretti alla conoscenza, ricerca, divulgazione e fruizione del patrimonio culturale.
L’organismo istituito, per il perseguimento di queste finalità, è la consulta tecnico-scientifica, quale organo di concertazione, condivisione e proposta per le Istituzioni aderenti all’accordo.
Nelle considerazioni alla base dell’accordo vi è il riconoscimento che i Beni Culturali e ambientali, appartenenti al territorio della Basilicata, con aree e siti di richiamo mondiale, rappresentano un immenso patrimonio di notevole valenza storica, archeologica, artistica, paesaggistica, geologico-ambientale, etnoantropologica, archivistica e bibliografica, la cui tutela, promozione, valorizzazione deve essere compito prioritario delle Istituzioni pubbliche.
Inoltre, la decisione dei Ministri Europei della Cultura, del 19 maggio 2015, con la quale la Città di Matera (unitamente alla Città bulgara di Plovdiv) è stata nominata Capitale Europea della Cultura, rappresenta una preziosa opportunità per attuare, più in generale, piani e programmi di valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale ed immateriale lucano, anche nell’ambito dell’attuazione dei programmi ONU-UNESCO ed Agenda2030, ma nel contempo essa è anche un’occasione per estendere la conoscenza e la tutela a quei Beni ad oggi poco conosciuti o molto spesso ignorati.
Tra le attività specifiche previste dall’accordo operativo di durata triennale, che non comporterà nuovi oneri per la finanza pubblica, vi sono:
- la condivisione dei risultati delle attività di ricerca che comportino un diretto impatto di valorizzazione e fruizione dei Beni Culturali regionali con una incidenza sul turismo;
- la partecipazione congiunta a proposte progettuali regionali, nazionali ed europee relative ad azioni di tutela, conoscenza, promozione e fruizione del Patrimonio Culturale regionale anche in chiave turistica;
- la divulgazione scientifica dei risultati conseguiti nei progetti di ricerca congiunti;
- l’attivazione di una piattaforma informatica per la diffusione e la condivisione di buone pratiche, delle metodiche e dei risultati;
- la collaborazione in attività di formazione destinate al personale delle amministrazioni coinvolte, enti, associazioni o anche con la partecipazione di altri soggetti imprese e volontariato del settore turismo, per lo specifico profilo della formazione;
- ricerche, analisi e proposte per la definizione di un sistema integrato di percorsi turistici a vocazione culturale, anche sulla base delle priorità individuate dal Consiglio d’Europa per gli Itinerari culturali identificati in ambito europeo e richiamati dall’UNESCO.