Rinnovo del contratto provinciale agricolo, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil: “Caporalato e giusto riconoscimento salariale al centro dell’attivo unitario”. Di seguito la nota integrale.
Si è svolto oggi nella sede della Fai Cisl a Potenza l’attivo regionale di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil alla presenza dei segretari regionali Vincenzo Esposito, Vincenzo Cavallo e Gerardo Nardiello e dei segretari provinciali per il rinnovo dei contratti provinciali agricoli CPL. La giornata di informazione si inserisce in una serie di appuntamenti che i sindacati stanno portando avanti in tutta Italia.
Al centro dell’incontro il rinnovo dei CPL, che mira a rafforzare il sistema delle relazioni sindacali orientandolo alla valorizzazione di un’agricoltura di qualità, capace di una visione innovativa sia nei metodi che nei processi produttivi, in grado di esaltare la responsabilità etica delle imprese verso il lavoro e l’ambiente. Tra gli obiettivi, favorire un mercato del lavoro agricolo trasparente e tracciabile nella legalità, volto a contrastare il fenomeno dell’intermediazione illecita di manodopera e dello sfruttamento del lavoro e il potenziamento del ruolo della bilateralità territoriale, alla luce dei compiti previsti dalla legge n. 199/2016 all’interno delle sezioni territoriali in tema di alloggi, trasporti e più in generale alla funzione che gli Ebat (Ente bilaterale agricolo territoriale) possono svolgere in connessione con il sistema pubblico in tema di verifica della genuinità degli appalti, oltre che per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Il nuovo CPL intende inoltre promuovere il welfare sussidiario e integrativo e i servizi aggiuntivi in favore di lavoratori e imprese in tema di tutela della salute e sicurezza del lavoro e di sorveglianza sanitaria, dare piena efficacia agli strumenti bilaterali per la tutela della salute e sicurezza del lavoro, attraverso la designazione e promozione delle figure RLS, riconoscere il giusto incremento retributivo per i lavoratori agricoli, che in questi mesi di emergenza sanitaria hanno dimostrato l’essenzialità del loro lavoro, assicurando cibo sulle tavole degli italiani.
Sono circa un milione i lavoratori agricoli in Italia, 22 mila in Basilicata. Un comparto importante per l’economia nazionale e locale ma molto bistrattata specie da un punto di vista salariale. In proposito i sindacati si sono detti contrari ai “salari di piazza” così come richiesto da molti datori di lavoro in diverse regioni d’Italia.
Al centro dell’incontro anche il fenomeno del caporalato dopo quanto accaduto nel materano e quanto continua ad accadere nell’Alto Bradano. Il sindacato ha espresso chiaramente la sua contrarietà verso le aziende che usano i caporali per la somministrazione della manodopera e ha fatto un forte richiamo alle associazioni datoriali agricole affinché espellano le aziende che si sono macchiate di tali reati.