L’annunciato provvedimento di rinnovo degli incentivi auto con la particolare attenzione ai veicoli elettrici è un’occasione importante anche per gli agenti e rappresentanti di commercio. A ribadirlo è Fnaarc (Confcommercio) Potenza riferendo che con una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente di Agenti Fnaarc (Confcommercio) Alberto Petranzan ha chiesto di prevedere l’inclusione specifica della categoria tra i soggetti destinatari degli incentivi all’acquisto di autoveicoli. Gli agenti e rappresentanti di commercio – ha spiegato Petranzan nella lettera ad Urso, sono penalizzati “da una fiscalità dell’auto anacronistica, con un tetto di deducibilità all’auto fermo al lontano 1986”. Limite che “impedisce alla categoria di contribuire alla transizione ecologica, poiché il prezzo medio di acquisto di un’auto elettrica che sia adeguata alle esigenze degli agenti è di molto superiore al massimale deducibile”: 25.822 euro.
Per il presidente Fnaarc e Confcommercio Potenza Angelo Lovallo “i costi legati all’attività e la fiscalità rappresentano un problema non indifferente per la categoria. Se il regime forfettario ha costituito una semplificazione dal punto di vista fiscale, l’aumento dei costi legati alla mobilità hanno invece penalizzato l’accesso alla categoria e il suo sviluppo. La nostra attenzione, oggi più che mai, si concentra su un problema annoso per gli Agenti, derivato da una mescolanza letale di fattori: l’aumento vertiginoso dei prezzi delle auto e il mancato aggiornamento del tetto di deducibilità fiscale. Non solo il prezzo delle auto, ma anche quello dell’autostrada, della benzina e più in generale di ogni voce di costo della nostra attività si è disastrosamente alzato. Senza calcolare le multe e gli autovelox, posizionati ad arte per fare “cassetto” dai Comuni.”.
Agenti FNAARC ha voluto interpellare direttamente la categoria sul tema “auto elettrica”, con un sondaggio a risposta multipla al quale hanno partecipato oltre 1.000 Agenti. Alla domanda su quale auto si usa per lavoro, il 58,6% ha risposto di utilizzare un’auto nuova, il 19% un’auto usata e il 22,4% in leasing o a noleggio. Su quanti km si percorrono in un anno il 50,9% ha risposto tra i 30.000 e 50.000 km, il 29,6% meno di 30.000 km e il 19,5% oltre 50.000 km. Il 9,2% possiede un’auto elettrica, mentre il restante 90,8% no. Delle persone che possiedono un’auto elettrica il 78,8 % si ritiene soddisfatto dell’acquisto, il 18,5 % abbastanza soddisfatto ed il restante 2,7% non è rimasto soddisfatto dell’acquisto. Chi non possiede un’auto elettrica: il 18,8% vorrebbe acquistarne una, l’81,2% invece non la acquisterebbe. Il 58,3% degli intervistati preferisce il diesel, il 22,7% ibrida, il 12,4% elettrica, il 6,6% benzina. Fra gli aspetti che spaventano di più del passaggio all’auto elettrica al primo posto, per il 57,2% degli intervistati, c’è il fattore autonomia; il 19,5% indica la mancanza di punti di ricarica, il 13% il prezzo, lo 0,7% le prestazioni (altre motivazioni il restante 9,6%). In linea generale, prevale la perplessità degli Agenti di Commercio sulle auto elettriche. A tal proposito, occorre tenere in considerazione l’attuale inadeguatezza del regime fiscale riservato alla categoria: il tetto massimo di 25.823 €, infatti, è insufficiente per affrontare la spesa di acquisto di un’auto elettrica, il cui costo medio è di circa € 40.000. «Il passaggio all’elettrico rischia di tradursi in una spesa insostenibile per gli Agenti – spiega FNAARC – Siamo favorevoli alla transizione ecologica ma chiediamo prima di tutto una fiscalità adeguata. 25.000 euro, oggi, non sono sufficienti nemmeno per comprare un’utilitaria a benzina, altro che macchina elettrica – e aggiunge – Al giorno d’oggi le tecnologie si sviluppano velocemente, ci auguriamo che anche il Governo sia rapido nel mettersi al passo con l’adeguamento fiscale. Noi di Agenti FNAARC continueremo la nostra battaglia per avere una deducibilità giusta dell’auto». Il tema della transizione ecologica è anche un punto centrale del “Manifesto della Mobilità” di Agenti FNAARC.
Il presidente Agenti Fnaarc ha chiesto un incontro con il ministro Urso per spiegare le ragioni di un comparto – sono 210mila gli agenti e rappresentanti di commercio in Italia e un agente di commercio percorre in media con l’auto 60.000 km all’anno – che costituisce “una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle PMI del nostro Paese”.