Gli oltre 1.500 agenti e rappresentanti di commercio che operano in Basilicata sono ancora senza risposte sull`anticipo di una parte del Firr (Fondo indennita` risoluzione rapporto, ndr). Una misura urgente necessaria per far fronte al grave stato di crisi in cui versa la categoria. Lo denuncia la Fnaarc, la federazione maggiormente rappresentativa della categoria aderente a Confcommercio. La Fondazione Enasarco – spiega Fnaarc – ha deliberato il 10 luglio la possibilità per gli iscritti di poter richiedere un anticipo del proprio Firr. A questo scopo e` stata destinata la cifra complessiva di 450 milioni di euro (erogabile in tre tranche per preservare la sostenibilita` finanziaria dell`operazione) e sono gia` stati attivati gli strumenti operativi. “Ma a tutt`oggi, siamo nella seconda meta` di novembre – ricorda in una nota Alberto Petranzan, presidente Fnaarc – manca l`autorizzazione del ministero del Lavoro”. “Iripetuti lockdown – prosegue – colpiscono duramente la nostra attivita`. A cio` aggiungiamo che i provvedimenti di sostegno economico messi in campo in questi mesi di emergenza sanitaria hanno riguardato in maniera del tutto marginale gli agenti e rappresentanti di commercio. Ein moltissimi casi – l`abbiamo scritto in una recente lettera aperta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – gli agenti non hanno potuto ottenere neanche il contributo a fondo perduto di maggio di 1.000 euro erogato dall`Agenzia delle Entrate per l`impossibilita` di dimostrare il calo di fatturato a causa del differimento temporale fra attivita` e relativa fatturazione”. Da Angelo Lovallo, presidente di Potenza viene ripreso e lanciato “l`ennesimo” appello “a non perdere ulteriore tempo”. “E` incredibile – continua – che il governo, il ministero del Lavoro non si siano ancora pronunciati sull`anticipazione del Firr. Provvedimento oltretutto a costo zero sui conti pubblici. Gli oltre 220 mila agenti e rappresentanti di commercio – il cui ruolo nell`economia, in particolare per le pmi, e` fondamentale – hanno diritto a tempestivita` e chiarezza”.
“Nel corso della pandemia, a differenza di altre categorie, gli agenti e i rappresentati di commercio sono stati lasciati soli –conclude Lovallo, Fnaarc Potenza -. Per rilanciare il settore in questa fase di profonda crisi, chiediamo risposte concrete alle istituzioni”.
Nov 18