Recentemente si è svolto a Matera in splendido scenario dei Sassi nel Convento di S. Lucia e Agata un interessante V Focus del Comitato di Sorveglianza, presieduto dal Presidente De Filippo, sull’avanzamento della spesa al 31 maggio 2012 relativo al Programma Operativo di Sviluppo e al Fondo Sociale Europeo Regione Basilicata 2007/2013.
In merito, è stata diramata una nota della giunta regionale con cui si esprime grande soddisfazione per avere conseguito l’obiettivo del 34,2% di spesa di fondi europei assegnati rispettando la media europea del 37,5% e di non essere tenuta a restituire nemmeno un euro comunitario.
A leggerla tutta, si è trattato ancora una volta di un’auto proclamazione di capacità amministrativa notoria, come si ricorderà, con le operazioni di sponda nel saper attrarre ingenti flussi di risorse comunitarie e spenderle entro i termini di scadenza, ricevendo rilevanti quote di premialità, senza conseguire gli obiettivi previsti, l’adeguamento economico-sociale e il riequilibrio del territorio.
Per chi ha presenziato all’incontro come noi, si è trattato di una nota di malcelato disagio che nasconde un’amara delusione, per non aver convinto i due funzionari della Commissione Europea Dott. Michielin e Dott Piazzi sull’approvazione senza riserve del bilancio di spesa e di qualità illustrato dall’Autorità di Gestione del PO FESR 2007-2013 Dott.ssa Patrizia Minardi.
Qualcosa non ha funzionato nelle poste di bilancio! Oppure, come si ritiene più attendibile, che i due tecnici demandati dalla Commissione Europea abbiano esercitato per la prima volta le proprie prerogative di controllo sollevando dubbi e perplessità, soprattutto sulla qualità delle opere previste da eseguire entro i termini di scadenza pena la restituzione di risorse.
N’è seguito un dibattito alquanto sostenuto tra le parti.
Il Presidente De Filippo con alcuni esponenti della giunta regionale e il Sindaco di Matera Adduce si sono affastellati negli interventi, facendo fronte unico sostenendo la competenza decisionale in capo ai Consigli Regionale e Comunale di Matera, ma i due ligi funzionari hanno ottenuto la riprogrammazione di alcuni interventi secondo le direttive di Bruxelles e dettate da Roma.
I conti tornano, ma l’economia è in recessione da numerosissimi anni ancora prima della grande crisi finanziaria del 2007-2008 iniziata negli USA che ha poi investito i Paesi occidentali, e in modo molto più pesante l’Italia e la nostra piccola Regione a causa principalmente dell’annosa carenza ferroviaria materana, che ha frenato la competitività e il realizzo di economie di scala delle imprese lucane facendo precipitare il Pil a -3,9% fra il 2008 e il 2010.
Le nostre sollecitazioni inoltrate alla Commissione Europea per l’uso mirato di fondi pubblici a favore di grandi opere nel Mezzogiorno sono valse a determinare una maggiore considerazione sulla priorità e valenza strategica della nuova Direttrice FS a Doppio Binario veloce Metaponto-Matera-Altamura-Bari, collegante la Dorsale Jonica ai Corridoi Adriatico e Otto, dichiarandosi disponibile a prenderla in considerazione e finanziarla a condizione che la richiesta in tal senso venga fatta da autorità italiane.
Gli Organi regionali e i parlamentari lucani sono tenuti ad attivarsi tempestivamente sostenendo con autorevolezza e determinazione l’iscrizione della nuova Linea FS nel Piano Azione Coesione o nel Piano Sviluppo Italia al fine di consentire alle autorità italiane di richiedere ai servizi della Commissione di prendere in considerazione il finanziamento dell’opera, attingendo ai fondi stanziati per le Politiche di Coesione del Mezzogiorno 2007-2013.
Rolando Giampietro e Pierluigi Saracino, Rappresentanti del Comitato promotore Metaponto-Matera-Bari