Si è concluso oggi, con un evento di presentazione presso l’Istituto Professionale di Stato (IPS) “F. Petruccelli – G. Parisi” di Tramutola, il percorso formativo “Sistemi di automazione per coltivazioni fuori suolo”realizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e l’IPS “F. Petruccelli – G. Parisi” nell’ambito del progetto Agrivanda di Eni, l’iniziativa diriqualificazione agricola e funzionale delle aree adiacenti al Centro Olio Val d’Agri. Il percorso formativo, che rientra nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), ha coinvolto 32 studenti delle classi IVE e IV D, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi a un’agricoltura 4.0, che punta a migliorare la resa delle coltivazioni, la qualità produttiva e le condizioni lavorative. Il programma formativo articolato in VI moduli, della durata complessiva di 15 ore tra lezioni frontali e pratica, ha trasmesso ai ragazzi, grazie al supporto dei formatori FEEM ed esperti del settore (Salvatore Mecca, ingegnere elettronico e maker; Salvatore Palmieri, delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti; Antonio Racioppi, presidente AGIA-CIA Basilicata), le nozioni e le competenzeper sviluppare applicativi, basati su tecnologia IoT (Internet of Things), in grado di ottimizzare e misurare i parametri funzionali delle colture fuori suolo. Le competenze acquisite hanno permesso di progettare e realizzare praticamente l’automazione di una serra idroponica, presente in Agrivanda, secondo le logiche Agritech.
“Il sistema Agritech si inserisce in un’ottica di economia circolare – hanno spiegato gli studenti nel corso dell’evento – perché adotta tecnologie innovative ed efficienti per ottimizzare il consumo di risorse nel ciclo produttivo, rispettando l’ambiente. Proprio quello che abbiamo fatto noi durante questo percorso formativo. Infatti, dopo un primosopralluogo inAgrivanda, abbiamo realizzato un sistema di automazione per una serra idroponica, con l’utilizzo di sensori che misurano i parametri dell’acqua (conducibilità e PH) e dell’aria (temperatura ambientale). E, successivamente, anche un impianto per monitorare il livello dell’acqua nelle vasche, che aziona unallarme luminoso, sonoro e di spegnimento delle pompe, in modo automatico, nel momento del bisogno o in caso di anomalie. Alla base del sistema c’è la realizzazione della dashboard, ossia un sito e una app dedicati alla lettura e alla visualizzazione dei parametri. Nei prossimi giorni il sistema di automazione verrà installato alla serra presente in Agrivanda”.
“L’automazione, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale sono, oggi, protagonisti di un cambiamento radicale – ha precisato la responsabile dell’IPS, Mariateresa Oriolo – sia economico che sociale, tanto complesso quanto fondamentale. Questo rende ancor più evidente la necessità di investire nell’istruzione e nelle nuove competenze. Il progetto realizzato con la FEEMvuole evidenziare il ruolodell’IPS di Tramutola nel proprio territorio. Una scuola secondaria superiore che da tempo si occupa di nuove programmazioni e innovazioni tecnologiche, dove da decenni insegnanti e studenti hanno intrapreso un precorso innovativo, mirato all’automazione industriale 4.0, alle macchine robotiche, meccatroniche, meccaniche CNC e non ultimo ai sistemi impiantistici di domotica avanzata con input ad assistenza vocale per il comando digitale sia con PC che con smartphone”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Annalisa Percoco, ricercatrice della Fondazione Eni Enrico Mattei. “Da sempre la FEEM – ha aggiunto la ricercatrice – è impegnata nel supporto a iniziative finalizzate a promuovere e potenziare le competenze dei giovani del territorio,in linea con le nuove tendenze del mercato del lavoro.In questo nostro impegno trova spazio questo percorso dedicato all’innovazione sociale e tecnologica nel settore agricolo. Un settore sempre più giovane, green e connesso, come testimoniano alcuni dati più recenti.Secondo una recente indagine, condotta dall’Osservatorio Giovani Agricoltori,il 70% dei giovani agricoltori è pronto a utilizzare le tecnologie più avanzateapplicate in agricoltura eil 45% già utilizza una o più soluzioni di agricoltura digitaleper migliorare la sostenibilità, la gestione aziendale e per valorizzare la qualità delle produzioni. Come FEEM, quindi,vogliamo garantire tutto il nostro contributo alla qualificazione di giovani professionisti che possano impegnarsi inun’agricoltura capace di produrre di più e con maggiore qualità, ma con risorse limitate, nell’ottica dell’obiettivo di un’agricoltura più resiliente e sostenibile”.
All’eventosono intervenuti: Gabriella Megale, amministratrice unica di Sviluppo Basilicata;Eugenio Lopomo, responsabile del Distretto Meridionale di Eni e Anna Maria Grieco, vicesindaca del Comune di Tramutola.