Mercoledì 29 gennaio 2014 cinque autobus partiranno dalla Puglia e Basilicata, insieme alle Fondazioni Antiusura per portare la sofferenza di alluvionati e agricoltori insieme a tutti gli uomini e le donne delle nostre comunità e insieme alle Fondazioni Antiusura raggiungeranno il Vaticano per partecipare all’Udienza Generale Pontificia.
Da Matera partiranno tre autobus organizzati dalla Fondazione Antiusura Monsignor Cavalla di Matera e dall’Adiconsum di Basilicata ed uno organizzato da Altragricoltura e Comitato TerreJoniche, uno (sempre promosso da Altragricoltura e Comitato TerreJoniche partirà da Ginosa intorno alla stessa ora). Gli autobus, prima di Entrare a Roma, si congiungeranno con le delegazioni di Altragricoltura provenienti dalla Sicilia e dalla Campania e da altre regioni.
E’ stato Don Basilio Gavazzeni a nome della Fondazione Antiusura Monsignor Cavalla a proporre agli agricoltori ed agli alluvionati in mobilitazione la partecipazione alla giornata organizzata dalla Consulta Nazionale Antiusura anche sulla spinta delle importanti iniziative degli ultimi mesi che hanno visto la Comuità credente lucana stringersi intorno alle mobilitazioni che chiedevano dignità per quanti lavoravano la terra ed erano colpiti dalla crisi e taglieggiati da nuovi e vecchi usurai sempre più attivi e sempre più pronti ad approfittare delle difficoltà crescenti di famiglie ed attività economiche.
“Attenzione” è ill’avvertiemento comune che Don Basilio Gavazzeni e Gianni Fabbris hanno rivolto insieme nei giorni scorsi a istituzioni e collettività “la crisi produce molte forme di sciacallaggio che cercano di lucrare e speculare sul malessere e le difficoltà. Nuovi poteri illegali ed a volte in doppio petto sono al lavoro per minare la condizione delle comunità e arricchirsi facilmente. Se non si interviene con forza e non si reagisce il rischio grande è che continuino a tenere aperta a lungo questa crisi che lascia tanti nella sofferenza ma consente ad alcuni di accumulare ricchezze proprio come nelle economie di guerra”.
Mai monito fu più tempestivo, in effetti, a guardare i dati ultimi diffusi dalla Banca Italia per cui meno del 10% delle famiglie italiane possiede quasi la metà delle ricchezze del Paese.
Altragricoltura e il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche hanno risposto all’invito della Fondazione Antiusura Monsignor Cavalla e lo hanno esteso ad altre realtà rurali italiane per partecipare all’Udienza Pontificia la mattina di Mercoledi 29 Gennaio. Ogni delegazione porterà in dono al Papa un cesto di prodotti delle proprie aziende a significare l’orgoglio di lavorare la terra e del produrre il cibo; due gli striscioni con cui le delegazioni delle campagne saranno in Piazza San Pietro: uno a nome degli agricoltori (IL NOSTRO AMORE PER IL LAVORO DELLA TERRA DIFENDE LE COMUNITA’, LA CRISI CI UCCIDE) ed uno a nome della sofferenza di molte realtà alluvionate italiane sempre più colpite ed abbandonate dalle Istituzioni e dalla politica (DA PUGLIA E BASILICATA A NOME DI TUTTI GLI ALLUVIONATI ITALIANI – TRASPARENZA E GIUSTIZIA).
“Ringraziamo Don Basilio e per suo nome ancora una volta la Comunità credente per l’importante opportunità che ci viene ancora una volta offerta” ha commentato Gianni Fabbris a nome di Altragricoltura e del Comitato TerreJoniche, osservando “gli agricoltori e chi vie nelle aree rurali, vincono se superano ogni corporativismo e si fanno parte attiva degli interessi di tutta la comunità di cui sono stati il cemento fondante per secoli e di cui devono saper intrpretare le istanze generali di giustizia sociale”.
Dopo la mattinata passata tutti insieme, gli agricoltori si sposteranno in via IV Novembre nella Sala del Parlamento Europeo per partecipare all’assemblea contro la crisi agricola promossa da Altragricoltura fra le 14,30 e le 18-.
Gen 28