Per la rendicontazione della spesa Fondi Strutturali Europei e di Investimento Europei per il 2014-2020 relativi al Fondo Sociale Europeo (FSE) e al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) la Basilicata, al 31 agosto scorso, è al 71,5% dei pagamenti. È quanto emerge da un’analisi della UIL Servizio Politiche del Lavoro, Coesione e Territorio, sugli ultimi dati pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato sul monitoraggio delle politiche di coesione 2014-2020 questa programmazione che scadrà il 31 dicembre 2023. In dettaglio: su 840,3 milioni di euro di risorse i pagamenti effettuati ammontano a 600,9 milioni di euro.
Per il segretario regionale Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli “poiché non ci possiamo permettere di perdere un solo euro e quindi restituire all’Unione Europea parte del “tesoretto” dei fondi comunitari, da noi circa 240 milioni, è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo”. Dall’analisi Uil si evince che, per non andare in “disimpegno automatico”, entro la fine dell’anno il nostro Paese dovrà certificare 22,4 miliardi di euro (il 34,7% del totale) a Bruxelles, tra Programmi Operativi Nazionali (PON) e Regionali (POR). “Si tratta – aggiunge il segretario Uil – di una bella somma, anche se come sempre è successo nelle passate programmazioni, seppur con il “fiatone” e ricorrendo a tecnicismi quali i “progetti sponda” o “retrospettivi”, il nostro Paese è sempre riuscito a rendicontare quasi tutte le risorse. Una cosa è certa – continua – il giudizio deve riguardare, anche e soprattutto, la qualità della spesa, perché la logica dello ‘spendere, tanto per spendere’ non porta a miglioramenti strutturali e non contribuisce alla crescita economica sociale e occupazionale nel nostro Paese”. Tornando ai dati, al 31 agosto, per quanto riguarda la spesa certificata dai Programmi Nazionali a titolarità ministeriale, il PON Governance e Capacità Istituzionale ha certificato una spesa dell’83%; il PON Imprese e competitività l’81%; il PON Per la Scuola il 65,2%. In notevole ritardo nella certificazione della spesa il PON Sistemi politiche attive per l’occupazione con il 13,6%; il PON Città metropolitane con il 51,6%; il PON Ricerca e Innovazione con il 52,5%; il PON Inclusione con il 54,5%. “La qualità della spesa dei fondi comunitari a favore di occupazione, sanità, servizi sociali e welfare, sviluppo aree interne e borghi – conclude Tortorelli – è uno dei temi centrali della piattaforma definita con la Cgil per lo sciopero regionale e del Sud del primo dicembre prossimo”.