“Lo stato di attuazione dell’Accordo di Partenariato e dei 12 Programmi Operativi 2014-2020 diventa un momento importante di analisi e confronto sui risultati ma anche sulle criticità che influenzano in modo significativo l’attuazione degli stessi, al fine di verificare le possibili soluzioni”
“Siamo onorati di ospitare questo importante evento. I programmi dei fondi strutturali sono la nostra scommessa più ambiziosa per creare opportunità di crescita ed occupazione.”
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nel suo intervento di saluto a nome del Governo Regionale ai circa 230 partecipanti della Riunione Annuale di Riesame fra la Commissione europea e le Autorità di gestione dei Programmi operativi 2014-2020 cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo (FSE) che la Regione Basilicata ospita a Matera.
“Lo stato di attuazione dell’Accordo di Partenariato e dei 12 Programmi Operativi 2014-2020 – prosegue l’Assessore Braia – diventa un momento importante di analisi e confronto sui risultati ma anche sulle criticità che influenzano in modo significativo l’attuazione degli stessi, al fine di verificare le possibili soluzioni.
In questa suggestiva atmosfera di una città Patrimonio Mondiale Unesco dal 1993 e alla vigilia dell’anno in cui sarà Capitale Europea della Cultura, nel 2019, dalla Basilicata, da una terra al centro del Mezzogiorno ma anche crocevia dei popoli del Mediterraneo, si tratteranno i temi connessi alla politica di coesione che rappresenta da sempre uno dei principali volti con cui l’Unione europea si manifesta sui territori e nelle regioni e con cui l’Europa attribuisce concretezza ai suoi principi e valori intangibili.
Matera e tutta la Regione Basilicata hanno compiuto un lungo cammino di resilienza e di ritrovata confidenza con le proprie radici, che abbiamo saputo tradurre in orgoglio di appartenenza e un protagonismo di popolo attraverso cui nel 2019, proprio a Matera, con Matera e attraverso Matera, ci apprestiamo a rappresentare, in Europa, l’Italia intera, il Mezzogiorno, la Cultura millenaria che sposa al contempo i Sassi ma anche le più avanzate tecnologie spaziali.
Essere in questo luogo, nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale rappresenta anche un’opportunità per riflettere sul valore del patrimonio materiale e immateriale, che sta contribuendo a mutare le narrative e il racconto del territorio e di tutta della comunità regionale.
La difesa delle identità di ogni paese è la nostra più grande battaglia politica da fare a difesa di quella “biodiversità” umana, culturale e ambientale che deve diventare il principale nostro volano in grado di produrre ricchezza nel tempo, all’insegna della sostenibilità, di una visione di sviluppo strategica e della semplificazione per tutti i cittadini e le cittadine europee, nei diversi settori.
Oggi, a distanza di tre anni siamo nel pieno dell’attuazione e delle realizzazioni dei Programmi e nel pieno del dibattito sui nuovi regolamenti che nell’immediato ci vedranno protagonisti. Per l’agricoltura regionale, ad esempio, lo stato di avanzamento dei fondi europei è più che positivo nonostante i ritardi nei pagamenti da parte di Agea. Complessivamente, abbiamo impegnato il 68,2% della dotazione e raggiunto il 16,3% della spesa, raggiungendo entro fine anno il target N+3.
Il rafforzamento dell’identità europea e la legittimazione dell’UE sono quindi questioni di primaria importanza per il futuro dell’Europa, ma è necessaria una riduzione della complessità nella disciplina dei Fondi SIE, per migliorare il loro utilizzo e rendere più efficaci le azioni conseguenti.
La Regione Basilicata ritiene da anni che la politica di coesione sia una politica di sviluppo irrinunciabile in un’economia aperta come quella dell’Unione europea.
Siamo consapevoli dei ritardi e delle criticità dei programmi, ma c’è grande attenzione da parte del governo regionale nel perseguire gli obiettivi prefissati. I lavori di questa assemblea potranno sicuramente servire ad introdurre misure correttive e di accelerazione della spesa per i Programmi operativi 2014-2020 cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo (FSE).
Ai populisti e disfattisti diciamo che nel mondo moderno ci vuole più Europa, più visione, più coesione, più solidarietà, più efficenza, più investimenti, più buona Europa.
Da Matera Capitale Europea della Cultura 2019 – conclude l’Assessore Braia – allora, e dalla Basilicata tutta, terra di biodiversità, di eccellenza e di cultura, al centro del Mediterraneo e dell’Europa dei popoli, che possa partire oggi un messaggio chiaro: dobbiamo, insieme, continuare a migliorare le politiche di coesione per farle diventare capaci di produrre lavoro e generare sviluppo ed economia, puntando all’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, all’agricoltura, all’ambiente, al turismo. Oggi più che mai, per citare Aldo Moro, “Nessuno è chiamato a scegliere tra l’essere in Europa e essere nel Mediterraneo, poiché l’Europa intera è nel Mediterraneo.”