“Quando il sindacato è costretto a tornare, con frequenza quasi settimanale, sulle solite problematiche è il segnale chiaro che la programmazione e le idee sono sopraffatte dalla necessità di ricercare equilibri politici, da incomprensibili giochi di potere con la logica conseguenza che a pagare siano sempre i soliti noti, cioè i lavoratori”.
Lo dichiarano i segretari regionali di FAI-FLAI-UILA, Lapadula, Esposito e Nardiello.
“Il mese scorso avevamo sollecitato la politica ad intervenire , con tempestività, per garantire i pagamenti ai lavoratori del settore, dalla forestazione alle Vie Blu per arrivare ai tanti progetti presenti nel settore, essendo in prossimità delle festività di fine anno ed avevamo invitato le istituzioni ad attivarsi per condividere con le OO.SS. un percorso che potesse dare prospettive ed una stabilità diversa al settore. Da allora è prevalso solo il silenzio della politica regionale e sono aumentate in maniera preoccupante le criticità e le preoccupazioni dei lavoratori”.
“Rimaniamo sempre più sorpresi dalle disarticolate discussioni della politica sulla forestazione che invece di parlare del merito si attarda su impostazioni e schemi ormai superati che, contrariamente alle dichiarazioni di facciata, non alimentano un nuovo ciclo politico che possa essere più libero e maggiormente ispirato al bene comune, cosa che oggi si chiede a chi si occupa della “cosa pubblica”.
Ancora una volta siamo costretti a denunciare i mille problemi e le tante incertezze che i lavoratori continuano a vivere con l’atavico ritardo dei pagamenti, due mensilità ed il TFR, e le note incertezze circa una programmazione, degna di tale nome, sulle attività dell’anno 2017. Esempio emblematico dell’attuale situazione è quella dei lavoratori della Val d’Agri che oltre ad aver subito una ingiusta penalizzazione circa le giornate di lavoro del 2016 (con una riduzione rispetto a quelle previste e concordate) si trovano a dover fare i conti del mancato pagamento delle spettanze arretrate, nonostante la disponibilità delle risorse, per l’assenza di un dirigente che possa firmare i mandati di pagamento ai lavoratori. Una brutta storia di burocrazia ed inefficienza gestionale dove l’improvvisazione evidenzia che ci troviamo di fronte ad un sistema vetusto, logoro e non più sopportabile. I lavoratori sono stanchi perché giunti allo stremo dopo anni di stenti e di sacrifici con l’aggravante di una soluzione che va sempre più allontanandosi, aggravando le condizioni economiche di tante famiglie con una marginalità sociale dei lavoratori forestali che continua ad aggravarsi”.
“E’ questa la dimostrazione, come andiamo affermando noi da anni – continuano Esposito, Lapadula e Nardiello – che necessita prestare la giusta attenzione ed impegno ad un settore strategico per il territorio, attraverso una pianificazione armonica della Governance del comparto che riunisca le diverse platee dei lavoratori forestali e, soprattutto, riunisca le decine di soggetti istituzionali, dalle Aree programma alle Unioni dei Comuni, che stanno dimostrando quanto sia necessario avere un soggetto che pianifichi ed organizzi le attività”.
“Ci auguriamo – concludono Esposito, Lapadula e Nardiello- che ad horas le Regione Basilicata possa convocare un incontro per risolvere i problemi presenti e per pianificare, da subito, le attività per l’anno 2017 senza dover aspettare i tempi biblici degli anni precedenti. Va da sé che, in assenza di una immediata convocazione, FAI-FLAI-UILA valuteranno tutte le iniziative possibili per avere le risposte tanto attese”.
Gen 24