Il coordinatore del Centro Studi Leone XIII Pasquale Tucciariello ha inviato una lettera aperta all’assessore regionale all’ambiente Gianni Rosa per denunciare il comportamento assunto dagli operai impiegati nei lavori di forestazione e dagli amministratori regionali. Di seguito la nota integrale.
Caro Assessore, da troppi anni, in tempo di lavori di forestazione (che stupidaggine, mandare donne e uomini lungo le strade dei comuni a pulir cunette anziché nei boschi a renderli praticabili ricettivi accoglienti) assistiamo allo scempio che gruppi di nove lavoranti, particolarmente donne, mostrano senza far praticamente nulla, qualche decina di metri al giorno di pulizia assembrate in piedi a cerchio, spettacolo penoso, a dimostrare come la Basilicata e l’Italia scendono sempre più in basso, senza che impennate di orgoglio politico assecondino le ansie di riscatto e di risalita del nostro popolo. E’ proprio così destinato che non debbano esserci controlli sul lavoro e sui tempi? Si possono tenere 9 persone al giorno per due settimane al solo scopo di pulire 600 metri di strada asfaltata e poi continuare a pagarle con ammortizzatori sociali nei mesi invernali tenendole a casa? Ma vi rendete conto anche voi, amministratori di centrodestra della Regione Basilicata, che vi abbiamo votato perché si voltasse pagina attraverso cambiamenti nell’indirizzo della politica regionale? E’ tutto come prima, esimio assessore Rosa. Noi non diciamo che debbano essere mandate a casa. Noi proponiamo forme di controllo rigoroso che restituiscano dignità per le istituzioni e per loro stesse medesime.
Proposta (ma verificatene possibilità e fattibilità): assumete tutte quelle persone impegnando le stesse somme di denaro, tra retribuzioni e disoccupazioni, e assegnate a gruppi di due le strade tra boschi e dintorni e tra paese e paese, ognuno con le responsabilità di carichi di lavoro a fronte di carichi economici per l’ente pubblico. Comunque fate qualcosa, ed evitateci questi spettacoli indecenti.