Un partenariato a sostegno dello sviluppo formativo e per la valorizzazione dei territori. E’ questo l’obiettivo del rapporto di collaborazione tra Palazzo Italia Bucarest e Cosvitec – Università e Impresa. L’intesa fa seguito a quella avviata con la Federico secondo di Napoli.
Cosvitec è una società consortile a responsabilità limitata, nasce come Consorzio dall’evoluzione del Gruppo di Interesse Territoriale (GIT) promosso e costituito in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, per contribuire alla programmazione dei Fondi Strutturali dell’UE 2000-2006. Partecipano alla Cosvitec, Consorzi di Produzione primaria, industrie di trasformazione, numerosi Dipartimenti Universitari. La collaborazione con l’Università, i Centri di Ricerca, le Imprese High-Tech e le Piccole e Medie Imprese è realizzata da Cosvitec con lo scopo di offrire servizi di trasferimento tecnologico e di sostegno all’innovazione, elaborare e gestire progetti di ricerca e di alta formazione finanziati da programmi comunitari, nazionali e regionali.
Cosvitec opera a livello nazionale ed internazionale nella fornitura di servizi consulenziali e analitici avendo come riferimento un team di professionisti in grado di soddisfare al meglio ogni esigenza dei clienti fornendo soluzioni sempre all’altezza delle loro richieste.
Nell’incontro a Palazzo Italia sono stati discussi i progetti da avviare per coinvolgere studenti italiani e romeni nel settore ristorazione e hotel e quelli di formazione Erasmus della durata da 28 giorni a 6 mesi, oltre alla partecipazione di docenti romeni a corsi formativi in Italia. Il confronto ha preso in esame anche gli aspetti del Pnrr riferiti ai Comuni con meno di 5mila abitanti ed altri progetti che lo sostengono.
Per Giovanni Baldantoni presidente di Palazzo Italia Bucarest – che si occupa già da anni direttamente di formazione anche attraverso Global School con corsi specifici nel settore ristorazione – con il partenariato si aprono nuove opportunità per giovani ed imprenditori che soprattutto in questa fase post pandemica hanno necessità di rimodulare la propria formazione. Nel ricordare che con l’Erasmus sono numerosi i giovani italiani che vengono in Romania, Baldadoni evidenzia che come in Italia in tutta Europa ci sono figure e profili professionali di difficile reperimento da parte di aziende grandi e piccole. Intendiamo inoltre rafforzare il percorso integrato scuola-azienda con l’obiettivo di preparare gli allievi ad affrontare la realtà lavorativa ed offrire ai giovani che si trasferiscono all’estero occasioni di alta formazione.