Formazione sanitaria in Basilicata, Fials Potenza: un investimento prezioso che richiede un vero confronto con le organizzazioni sindacali. Di seguito la nota integrale di Giuseppe Costanzo, Segretario Provinciale Fials (aderente Confsal) Potenza. Di seguito la nota integrale.
La recente presentazione del “Piano straordinario di qualificazione delle competenze del personale sanitario 2024/2026” in Basilicata rappresenta un segnale incoraggiante per il potenziamento del Servizio Sanitario Regionale, poiché mira a migliorare la preparazione e l’aggiornamento di medici, dirigenti non medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici e amministrativi. Un investimento che può davvero accrescere la qualità dei servizi, rendendo l’assistenza più efficiente e vicina ai cittadini.
Come Fials, riteniamo però indispensabile un approccio coerente e condiviso, affinché non si ripetano gli errori del passato. In varie occasioni, infatti, le iniziative formative in Basilicata – che avrebbero dovuto coinvolgere tanto l’area sanitaria quanto quella tecnico-amministrativa – si sono trasformate in semplici adempimenti burocratici, senza ricadute reali sulla crescita professionale. Emblematico è il caso degli organismi paritetici per l’innovazione, come all’ASP di Potenza, che sarebbero dovuti intervenire anche sui piani formativi, ma sono rimasti in gran parte inattuati.
Un ulteriore punto critico riguarda gli incarichi professionali, che dovevano essere definiti a livello regionale tramite specifiche direttive per lo sviluppo professionale e organizzativo. Se correttamente applicati, questi incarichi possono fungere da volano per la crescita del personale. L’incarico di funzione professionale, infatti, valorizza chi possiede competenze avanzate e responsabilità specifiche, offrendo prospettive di crescita sia economica sia professionale. Allo stesso tempo, per l’organizzazione, diventa un pilastro di una strategia orientata alla qualità e all’innovazione, grazie a figure di riferimento che, con il giusto supporto formativo, possono contribuire al miglioramento dei processi e dei servizi. Eppure, nelle diverse Aziende della provincia di Potenza, la loro applicazione è spesso risultata disomogenea e poco funzionale, compromettendo di fatto l’evoluzione complessiva delle varie figure del comparto.
Per dare reale efficacia al nuovo Piano di qualificazione, chiediamo dunque che:
Si apra un confronto vero con le organizzazioni sindacali, così da strutturare interventi formativi effettivamente in linea con i bisogni di reparti, servizi e delle diverse professionalità coinvolte.
Si garantisca un’applicazione uniforme e trasparente del CCNL della Sanità, in particolare per quanto riguarda gli incarichi di funzione, così da premiare il merito e le competenze maturate.
Si prevedano verifiche periodiche sulle Aziende, con controlli rigorosi per evidenziare eventuali ritardi o inefficienze e assicurare trasparenza sui risultati.
Come Fials (aderente Confsal), siamo convinti che l’investimento in formazione, se ben strutturato e condiviso, possa innalzare concretamente gli standard di cura e creare reali opportunità di avanzamento per tutto il personale, indipendentemente dal ruolo. Auspichiamo, pertanto, che l’Assessorato alla Salute e alle Politiche della Persona convochi quanto prima un confronto aperto, affinché il “Piano straordinario di qualificazione” diventi davvero il motore di una sanità più moderna e di un personale finalmente valorizzato.