“Energie per un futuro sostenibile”. È questo il punto di avvio della seconda edizione del Forum del Think Tank Basilicata, un’iniziativa che The European House – Ambrosetti, primo Think Tank privato italiano, e Total E&P Italia hanno attivato nel 2018.
In un momento così delicato per il Paese e il Mezzogiorno, il Think Tank Basilicata conferma il tradizionale appuntamento con il Forum conclusivo del percorso annuale dell’iniziativa. Seppur in un formato digitale, che deve rinunciare alla splendida cornice di Palazzo Viceconte, il Forum lancia un messaggio di speranza e di ottimismo, chiamando a raccolta tutti gli stakeholder chiave del processo, per confrontarsi – con il contributo di relatori nazionali e internazionali – sulle questioni più importanti da affrontare e costruire insieme un futuro comune per questa Regione.
E il percorso di costruzione del futuro della Regione non può che prendere avvio dalla visione “Basilicata: energie per un futuro sostenibile” che vuole spingere la Basilicata a diventare una tra le Regioni più sostenibili e resilienti in Italia e in Europa, valorizzando in primis tre punti di forza del territorio: la presenza di attori che fanno parte dell’industria capital intensive, la presenza di filiera agroalimentare estesa e il contributo dell’industria culturale e del turismo.
Il percorso della Basilicata verso l’implementazione della visione identificata è accompagnato dal Tableau de Bord, un cruscotto di monitoraggio permanente delle 8 aree tematiche, vale a dire le esigenze strategiche settoriali del territorio, e i 3 fattori orizzontali, ossia i fattori abilitanti e trasversali rispetto alle aree tematiche. Lo strumento, elaborato dal Think Tank Basilicata, si configura come un supporto strategico a disposizione delle Istituzioni e dei decisori per misurare i progressi, verificare l’efficacia e l’efficienza delle azioni adottate e introdurre correzioni nelle aree identificate come essenziali per lo sviluppo del territorio attorno alle proprie competenze strategiche (manifattura high tech, agrifood, cultura e turismo).
La Basilicata ha una forte vocazione industriale: è la 1° Regione in Italia per valore aggiunto dell’industria rispetto al totale dell’economia, pari al 32,4%, contro un valore medio nazionale di 23,9. La presenza di imprese medio-grandi e di filiere capital-intensive costituisce un vantaggio competitivo per il territorio che può attivare percorsi di transizione verso una nuova economia, più innovativa e sostenibile, coinvolgendo la fitta rete di Piccole e Medie Imprese.
La Basilicata ha nelle filiere dell’agroalimentare e del turismo due punti di forza che devono essere promossi e valorizzati, anche in maniera sinergica per dare origine a un circolo virtuoso per l’intero tessuto economico. Il 7,3% del valore aggiunto dell’economia regionale è generato dal comparto agroalimentare, posizionando la Basilicata al 2° posto in Italia (rispetto a una media nazionale del 3,0%). Non solo, il settore agroalimentare lucano si distingue anche per sostenibilità: la Basilicata è ultima in Italia per quantità di fertilizzanti distribuiti in natura e 4° per quota di superficie agricola destinata a colture biologiche (20,8% contro una quota nazionale di 15,2%).
La Basilicata è la 1° Regione in Italia per tasso di crescita dei turisti stranieri che, rispetto al 2010, sono cresciuti del +197,1% anche grazie all’importante contributo dato dalla nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, che ha consolidato un trend già fortemente positivo: nel 2018 il tasso di crescita dei turisti stranieri rispetto al 2010 era stato del 167%, superiore a ogni altra Regione.
Rimangono diverse, però, le criticità che la Regione deve affrontare: la combinazione di un basso tasso di natalità e la fuga di giovani ha fatto perdere 38.000 giovani (tra 18 e 30 anni) negli ultimi 20 anni, pari al 6,9% della popolazione. La Regione sconta, inoltre, un ritardo sul fronte della ricerca e dell’innovazione: l’intensità di ricerca è pari allo 0,6%, meno della metà del valore nazionale e il numero di ricercatori è tra i più bassi in Italia (11,1 per 10.000 abitanti, contro il 25,2 della media italiana). Infine, le carenze del sistema infrastrutturale incidono negativamente sulla qualità della vita: 19° Regione in Italia per posti-km offerti dal trasporto pubblico locale (1.122 per abitante, 4 volte in meno rispetto al dato italiano), 17° per famiglie con difficoltà di collegamento con mezzi pubblici, 17° per famiglie con connessione a banda larga (5,3 p.p. in meno della media italiana) e 13° per irregolarità nella distribuzione d’acqua.
In questo contesto, e alla luce degli impatti socio-economici generati dall’emergenza COVID-19, è necessario mantenere lo sguardo attento sul futuro e diviene cruciale lavorare per sviluppare e implementare la visione identificata. E proprio in questa direzione, il Think Tank Basilicata ha elaborato un impianto propositivo per lo sviluppo regionale seguendo una logica multilivello che definisce le priorità d’azione e un cadenzamento temporale degli interventi.
Il punto di partenza è costituito da una meta-proposta che raccomanda di dotarsi di una programmazione strategica di medio-lungo periodo che recepisca la visione proposta dal Think Tank Basilicata in modo formale e strutturato e adotti il “Tableau de Bord” regionale messo a punto per il monitoraggio delle dimensioni strategiche della Basilicata.
Il piano d’azione si concentra poi su specifici ambiti di intervento attraverso tre progetti bandiera:
Innovazione e Ricerca – Lanciare una Circular Economy Academy per favorire la creazione di competenze specializzate all’interno del territorio
– Creare un luogo fisico e virtuale di formazione e di scambio di esperienze e competenze
– Realizzare un modello di governance partecipativo attraverso la collaborazione di tre tipologie di attori: Regione Basilicata, sistema dell’Università (o della formazione specializzata), partner privati per trasferire know-how specializzato
– Favorire la creazione di competenze specializzate all’interno del territorio
– Sviluppare sinergie con i territori limitrofi
Sistema sanitario – Potenziare il sistema sanitario regionale rendendolo più digitale, specializzato e territoriale
– Individuare gli ambiti su cui diventare un punto di riferimento per il Mezzogiorno e il Paese
– Investire nella ricerca in questi ambiti al fine di attrarre imprese, ricercatori e investimenti privati
– Avviare una sperimentazione regionale di telemedicina per rafforzare la capillarità sul territorio
Agroalimentare e turismo – Rafforzare le sinergie tra PMI e i percorsi di internazionalizzazione, specialmente nei settori dell’agroalimentare e del turismo
– Rafforzare ed estendere le iniziative già presenti in ottica di sostegno alla filiera e di messa in rete
– Lanciare progetti di formazione e accompagnamento all’internazionalizzazione e al digitale, in collaborazione con grandi aziende e in partnership con le agenzie regionali
– Creare un marketplace online B2B e B2C che metta in rete le PMI della filiera agro-alimentare
L’impianto propositivo è stato definito da The European House – Ambrosetti in collaborazione con un Comitato Scientifico di prestigio, composto da Massimiliano Cesare (Presidente di F2I SGR; Presidente di Invitalia – Mediocredito Centrale; con la carica di Consigliere economico e giuridico del Presidente del Consiglio nell’Esecutivo del “Governo Letta”, ha rappresentato la Presidenza nei rapporti con il sottosegretariato ed i Ministeri economici); Enrico Giovannini (Ordinario di Statistica Economica Università di Roma Tor Vergata; Portavoce dell’Alleanza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS; già Presidente ISTAT e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali); Claudia Pingue (Responsabile del Fondo Technology, CDP Venture Capital; già General Manager, PoliHub); Gianni Riotta (Vice Presidente esecutivo, Council for the United States and Italy; Pirelli Visiting Professor, Princeton University; Membro permanente, Council on Foreign Relations; Editorialista, La Stampa).
Nel percorso che ha portato alla definizione delle progettualità da realizzare sul territorio, sono stati ingaggiati più di 150 stakeholder locali e sono stati organizzati quattro tavoli di confronto nei principali comuni della Concessione Gorgoglione (con il supporto delle tecnologie digitali) per raggiungere il risultato di un concreto sforzo corale, che chiama in causa tutti gli attori fondamentali dello sviluppo, dagli imprenditori alle parti sociali, passando per i sindaci e i rappresentanti istituzionali di tutti gli schieramenti.
Al Forum internazionale, oltre ai membri del Comitato Scientifico, hanno partecipato anche rappresentanti del mondo politico, istituzionale, accademico e della business community nazionale e internazionale, che hanno dialogato sulle sfide e le opportunità che la Basilicata ha davanti a sé, tra cui: Vito Bardi (Presidente, Regione Basilicata); Ennio Cascetta (Professore Ordinario di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto, Università degli Studi di Napoli Federico II; Amministratore Unico, RAM spa Logistica Infrastrutture e Trasporti); Massimiliano Cesare (Presidente, F2I SGR); Mariarita Costanza (Founder, Murgia Valley); Giuseppe D’Angelo (Chief International Officer, Ferrero); Lorena Dellagiovanna (Corporate Officer, Hitachi, Ltd); Valerio De Molli (Managing Partner e CEO, The European House – Ambrosetti); Maria Cristina Falvella (Presidente, Fondazione E. Amaldi ASI – Agenzia Spaziale Italiana); Valeria Fascione (Assessore Innovazione, Startup, Internazionalizzazione e Ricerca, Regione Campania); Paulo Fernandes (Presidente, Consiglio Municipale di Fundão, Portugal); Elisa Ferreira (Commissario Europeo per le Riforme e la Coesione); Enrico Giovannini (Università di Roma Tor Vergata; Fondatore e Portavoce dell’Alleanza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS; già Presidente ISTAT e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali); Michael Hurwitz (Director of Food Access and Agriculture, GrowNYC, USA); Cetti Lauteta (Responsabile Scenario Sud, The European House – Ambrosetti); Alfredo Leggero (Head of Manufacturing Mass Market Brands EMEA Region, FCA Italy); Ettore Prandini (Presidente, Coldiretti); Giuseppe Provenzano (Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale); Gianni Riotta (Vice Presidente esecutivo, Council for the United States and Italy; Pirelli Visiting Professor, Princeton University; Membro permanente, Council on Foreign Relations; Editorialista, La Stampa); Eytan Schwarz (CEO, Tel Aviv Global and Tourism, Israele); Carsten Sonne-Schmidt (Country Chair Italia di Total e CEO di Total E&P Italia); Håkon Skjerstad (Head of Wind & Solar Italy, Statkraft, Norway); Francesco Somma (Presidente, Confindustria Basilicata); Margit Fredrikke Tveiten (Ambasciatrice della Norvegia in Italia); Giorgio Ventre (Direttore, Apple Academy); Carlos Vogeler (General Manager, Oman Tourism Strategy Implementation).
“Seppur drammatica e profonda, la crisi da COVID-19 deve essere vissuta come un’opportunità unica per la Basilicata, per ripartire con una visione di lungo termine, incasellando, con una logica di sistema, tutte le azioni necessarie affinché vengano risolti, una volta per tutte, i problemi endemici che la caratterizzano, e al contempo, implementati quei progetti che possono ridare slancio e vitalità ai giovani e al tessuto imprenditoriale, restituendo così voglia di futuro ad un territorio che sembra averla persa. Ritengo che il Think Tank Basilicata sia un importante strumento a supporto, con una logica continuativa, delle Istituzioni regionali che possono trarre vantaggio e ispirazione dal confronto con territori ed esperienze nazionali e internazionali e da un’analisi puntuale e concreta del territorio, per scegliere le iniziative vincenti e dal miglior impatto per l’eccellenza della Basilicata.” – afferma Valerio De Molli, Amministratore Delegato & CEO di The European House – Ambrosetti.
Carsten Sonne-Schmidt, Country Chair Italia di Total e CEO di Total E&P Italia così valuta i risultati del Forum: “Abbiamo accolto con interesse i risultati dell’imponente lavoro svolto da The European House Ambrosetti con il prezioso contributo di autorevoli personalità di prestigio nazionale ed internazionale. Il riconoscimento pragmatico delle criticità, ma soprattutto la coscienza dei punti di forza e di settori ad alto potenziale, devono essere la base per lo sviluppo che questa regione e i suoi cittadini meritano. Abbiamo fortemente creduto sin dall’inizio in questo progetto e confidiamo che l’entusiasmo e l’ottimismo di tutte le forze vive della Basilicata porteranno allo sviluppo delle indiscusse risorse di questa regione, costituita da un patrimonio naturalistico e culturale di grande valore e un solido tessuto industriale e agricolo che le rende merito.