“Il Senato ha approvato all’unanimità, con solo quattro astenuti, la legge delega sull’Assegno unico e universale. Questa è una battaglia sulla quale, negli ultimi quattro anni, noi del Forum delle Associazioni Familiari, con il suo presidente Gigi De Palo, e i Forum regionali ci siamo spesi tantissimo, con azioni importanti di informazione e sensibilizzazione.
Il successo alla Camera e al Senato non sarebbe stato possibile senza il lavoro di «moral suasion» sui singoli eletti: in questo senso, il nostro Forum della Basilicata ha dato il suo importante contribuito, contattando e sollecitando i parlamentari eletti nelle circoscrizioni lucane.
A questi è stato presentato anche il problema della denatalità, particolarmente grave nella nostra Regione; il tema è stato al centro anche dei confronti avuti in questi mesi con il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, in occasione delle tante riunione tenute in video conferenza; Il ministro Bonetti ha confermato che l’assegno unico partirà dal primo luglio 2021, e si è impegnata a reperire le risorse sufficienti in modo tale che nessuna famiglia sia penalizzata, piuttosto aiutata, dalla nuova legge.
Ci auguriamo che escano presto i decreti attuativi della legge, in modo che la data del primo luglio venga rispettata.
Noi non smetteremo nel nostro impegno di sensibilizzazione, finché questa misura non diventerà concreta e spero che questo sia il primo passo per una svolta vera a favore della famiglia.
I prossimi traguardi, dopo l’importante vittoria dell’Assegno unico, sono l’impegno per un grande piano per la natalità, per un sistema di servizi per la famiglia, per una migliore conciliazione dei tempi di famiglia e lavoro favorevole alle donne.
Vanno programmati interventi non per sostituire ma per sostenere e potenziare le funzioni proprie e l’autonomia della famiglia.
Auspichiamo che, in Basilicata, si colmi il divario paradossale, tipico italiano, tra le enunciazioni a favore della centralità della famiglia e l’adozione di provvedimenti concreti che costruiscano una vera politica della famiglia.
Dobbiamo essere coscienti che la famiglia, non è un malato da curare, ma la cura del malato. Occorre una nuova narrazione della famiglia: non più problema, ma risorsa della società.