Nel corso di una partecipatissima assemblea dei dipendenti delle autonomie locali, convocata da Fp Cgil, Cisl FP e Uil Fpl, è stata illustrata la preintesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro 2019 – 2021 comparto delle funzioni locali. Nel corso dell’assemblea è stata sottolineata l’importanza di un rinnovo contrattuale che cade in un momento particolare della vita del paese, alle prese con drammatiche emergenze planetarie e che risponde alle esigenze di difendere il potere di acquisto dei salari, con incremento medio di circa 100 euro. Un contratto fortemente innovativo, che rivoluziona il sistema della classificazione, rafforza la contrattazione decentrata e introduce i nuovi strumenti dell’ordinamento professionale e del sistema di classificazione, attraverso la declaratoria di nuove aree professionali e le progressioni tra aree, con miglioramento del sistema delle indennità. Novità significative, inoltre, riguardano due istituti importanti di valorizzazione delle professionalità e le progressioni di carriera, in particolare per le progressioni, per le quali si continua a rispettare il vincolo del 50% dei posti da destinare all’esterno se finanziate con le normali capacità assunzionali dell’ente, ma per le quali è possibile destinare il 100% dei posti previsti da piani occupazionali nel caso di finanziamento con specifiche risorse, pari allo 0,55% del monte salari 2018, misura questa conquistata in sede di approvazione della legge di bilancio 2022. Le ex progressioni orizzontali sono garantite per tutte e quattro le aree attraverso un differenziale stipendiale fisso.
I lavori dell’assemblea sono stati introdotti dal coordinatore nazionale delle funzioni locali Fp Cgil Antonio Santomassimo e animati dall’intervento della segretaria nazionale Cisl Fp Germana Caruso e da quelli dei segretari regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Giuliana Scarano, Vincenzo Pernetti e Antonio Guglielmi. Ha concluso i lavori il segretario nazionale della Uil Fpl Davide De Gregorio.