Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Assessore regionale Leone faccia chiarezza su risorse per il personale impegnato nell’emergenza Coronavirus”. Di seguito la nota integrale.
Siamo entrati nella fase 3 ma in Basilicata non sono state ancora liquidate al personale coinvolto nell’emergenza covid 19 le risorse stanziate da norme nazionali: il Decreto-Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia) e il Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio).
Ad oggi non è ancora stato fornito dalla Regione Basilicata il dato ufficiale riferito alle risorse effettivamente disponibili, sulla base delle quali effettuare il riparto alle Aziende del Sistema Sanitario Regionale e, quindi, la corresponsione di una premialità aggiuntiva al personale coinvolto a vario titolo nell’emergenza covid 19.
Eppure, con un roboante comunicato stampa del 29 aprile 2020, l’Assessore Leone aveva annunciato che: “La giunta regionale della Basilicata, nella seduta di ieri, ha approvato lo schema di ripartizione delle risorse economiche a favore delle aziende sanitarie per la gestione dell’emergenza Covid-19, in coerenza con il decreto legge n. 18 del 17 marzo scorso finalizzato al potenziamento del servizio sanitario. Nell’ambito dei complessivi 7.043.896 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro rinvenuti da fondi regionali e 3 milioni di euro dallo stanziamento ministeriale la deliberazione assegna 3.768.484 euro all’Aor San Carlo, 2.148.388,5 euro all’Asm e 1.127.023,5 euro all’Asp”.
Secondo quanto dichiarato il 29 aprile, la Giunta regionale avrebbe deciso di aggiungere ben 4 milioni di euro di risorse regionali a quelle stanziate dal D.L. n. 18/2020 “per corrispondere un premio una tantum agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19” e “valorizzare il merito e l’impegno straordinario messo in campo da chi opera nel comparto”.
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl non potevano che essere d’accordo sulla decisione della Regione di aggiungere ulteriori risorse, ma, come è emerso il 4 maggio nel corso di una riunione in videoconferenza con l’Assessorato alle Politiche della Persona, non vi era ed è ancora chiarezza circa l’effettivo stanziamento di risorse. Solo il 19 maggio è stato trasmesso alle OO.SS. una proposta di protocollo d’intesa per la definizione dei criteri di riparto delle risorse di cui al D.L. n.18/2020; nel protocollo si indicavano risorse pari a € 3.287.151. Stante quanto indicato nella Tabella A allegata al D.L. 18/2020 che prevedeva uno stanziamento di € 2.347.965,00 per la Basilicata, abbiamo ritenuto che gli ulteriori € 939.186 fossero costituiti da risorse aggiuntive rivenienti dal bilancio regionale. Ci eravamo sbagliati: era un mero errore di calcolo.
Il 28 maggio veniva convocata per il 3 giugno una riunione per discutere della proposta dell’Assessorato; il 1° giugno la riunione prevista per il 3 viene rinviata al 9 giugno, per ridefinire le tematiche oggetto della riunione, alla luce di quanto disposto dal D.L. del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio).
Finalmente il 9 giugno si tiene la riunione tra Organizzazioni Sindacali, Assessore e Direttore dell’Assessorato alle Politiche della Persona; in quella sede emerge che le risorse sulle quali effettuare il riparto sono solamente quelle statali stanziate per la Basilicata dal D.L. n. 18/2020 (Cura Italia), pari a € 2.347.965,00 e dal D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio) pari a € 1.775.313,00. Complessivamente parliamo di € 4.123.278,00 risorse statali e zero euro di risorse regionali.
Rispetto a quanto dichiarato il 29 aprile c’è una bella differenza. La Regione, rispetto ai 4 milioni di euro aggiuntivi pubblicizzati, non riesce a trovare un solo euro per finanziare adeguatamente la premialità una tantum nei confronti del personale impegnato a vario titolo nell’emergenza covid 19.
Quel che è peggio è che nella riunione del 9 giugno l’Assessore Leone e il Direttore Esposito non hanno fornito neanche dati ufficiali sull’effettiva disponibilità di risorse rispetto allo stanziato di € 4.123.278,00; bisogna sottolineare che tali risorse incrementano i fondi contrattuali per le condizioni di lavoro del personale e devono essere utilizzate per pagare le prestazioni aggiuntive già autorizzate e rese – stante l’emergenza covid 19 – dal personale delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale. In altre parole, l’Assessore Leone e il Direttore Esposito non hanno ancora fornito i dati ufficiali riferiti all’effettivo ammontare delle risorse statali disponibili da sommare all’eventuale stanziamento regionale.
Se non è stato ancora chiarito quante sono le risorse da distribuire e, quindi, la cornice fondamentale entro cui sviluppare il confronto tra Regione e OO.SS., di cosa stiamo parlando? Sono state diffuse notizie infondate e sono state alimentate aspettative rispetto a risorse fantasma. È questa la considerazione nei confronti di quelle donne e quegli uomini, dipendenti delle Aziende del SSR, che tanto sono stati lodati per l’impegno straordinario profuso nei giorni dell’emergenza?
L’Assessore Leone faccia chiarezza sulle risorse per il personale impegnato nell’emergenza covid 19 e tenga fede agli impegni assunti pubblicamente nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del Sistema Sanitario Regionale.
L’Assessore, inoltre, nell’ambito di una politica di potenziamento e rilancio della Sanità in Basilicata si impegni a reperire le risorse regionali aggiuntive per incrementare stabilmente i fondi contrattuali del personale della dirigenza e del comparto, secondo quanto previsto dai vigenti Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.