Continua e si intensifica la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata per il rinnovo del contratto promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Mercoledì 16 settembre, in occasione dello sciopero nazionale del personale per l’intera giornata o turno di lavoro, a Potenza si terrà un presidio davanti alla sede della Confindustria Basilicata dalle ore 10 alle ore 13.
Al centro della mobilitazione la mancata sottoscrizione definitiva, da parte delle controparti, ovvero Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari), della preintesa raggiunta il 10 giugno scorso sul rinnovo del contratto. Dopo 3 anni di trattative e 14 anni di assenza di rinnovo contrattuale, si era giunti alla sottoscrizione di un testo di contratto collettivo nazionale condiviso dalle delegazioni trattanti, datoriali e sindacali. Smentendo loro stesse, Aris e Aiop hanno successivamente sostenuto non esserci le condizioni sufficienti per sottoscrivere in via definitiva il contratto, venendo meno agli impegni sottoscritti e ponendo i lavoratori in una condizione di incertezza e privazione di riconoscimenti economici.
Per i sindacati si tratta di un passo indietro, vile e vergognoso, nonostante ci fossero alla base del rinnovo garanzie istituzionale, confermate sia dal livello nazionale, il ministero della Salute, che dai livelli regionali, dalla Conferenza delle Regioni alle singole Regioni stesse. Non essendoci, quindi, fattori ostativi alla sottoscrizione e alla sostenibilità del rinnovo contrattuale, la sola ragione della mancata sottoscrizione definitiva del contratto è riconducibile alla non volontà da parte di Aris e Aiop di mantenere gli impegni sottoscritti con la preintesa.
Un comportamento delle controparti che appare ancora più vergognoso se si pensa che, ancora una volta, le professioniste e i professionisti della sanità privata hanno operato, unitamente ai colleghi della sanità pubblica, per far fronte alla grave emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 con la stessa professionalità e impegno ma senza gli stessi diritti ad un riconoscimento economico uguale.
La vertenza Universo Salute in Basilicata, che diventa ogni giorno più complessa e problematica, è la cartina al tornasole di un sistema che continua a strumentalizzare i lavoratori. Sono ormai 48 i lavoratori in cassa integrazione (fis) nel mentre si preannuncia la cessione del ramo d’azienda e la grave e irricevibile scelta di applicare un CCNL diverso da quello per il cui rinnovo sciopereremo . Si tratta del CCNL RSA, anch’esso ampiamente scaduto e mai sottoscritto da queste organizzazioni sindacali.