La Fp Cgil, la Cisl Fp, la Uil Fpl, l’Ugl e la Fials, sollecitano la convocazione di un tavolo prefettizio di raffreddamento e conciliazione sulla vertenza Aias di Potenza, per la quale il 17 ottobre 2024 è stato riattivato lo stato di agitazione in conseguenza del mancato pagamento delle spettanze stipendiali ai lavoratori. Agli ormai cronici ritardi nel pagamento degli stipendi (il CCNL delle Aias prevede all’art. 36 che la retribuzione deve essere corrisposta non oltre il decimo giorno successivo alla fine di ciascun mese), con lo stipendio del mese di ottobre ad oggi non ancora pagato, si aggiunge il mancato pagamento della mensilità di agosto, ovvero il pagamento di un acconto del 25% della mensilità, con una scelta unilaterale inaccettabile e supponente. Risulta davvero intollerabile che, nonostante l’Asp abbia pagato tutte le spettanze dovute alle Aias, anche in seguito alle intese raggiunte in sede prefettizia nel corso delle procedure di raffreddamento e conciliazione seguite alla proclamazione dello stato di agitazione nel mese di luglio scorso, il centro di Potenza non abbia assolto agli impegni presi, contrariamente a quanto fatto dall’Aias di Melfi – Matera. È il caso di ricordare che l’Aias di Potenza aveva dichiarato, durante il citato incontro in Prefettura, che il pagamento delle spettanze relative al centro diurno Il Fiore avrebbe permesso all’Aias di sanare i ritardi maturati nel pagamento degli stipendi, ma ciò non è avvenuto, sebbene l’Azienda Sanitaria abbia liquidato tutto il pagabile all’Aias. Tale situazione non è più tollerabile da parte dei lavoratori che quotidianamente sono impegnati in attività di assistenza e riabilitazione ed ai quali viene negato l’elementare diritto di percepire il proprio salario, con la doppia beffa di dover anticipare di tasca propria le spese relative al carburante. Resta sicuramente aperta la questione del trasporto 2024, le cui somme non sono nella disponibilità in quanto oggetto di trasferimento regionale considerato che le stesse non sono comprese nel Fondo sanitario regionale di competenza, così come rimane aperta la basilare questione della revisione delle tariffe, ferme al 2009. Proprio il nodo delle tariffe spinse nel mese di luglio le Organizzazioni sindacali a congelare, a conclusione dell’incontro in Prefettura, lo stato di agitazione anche per l’Aias di Melfi, con la consapevolezza che le difficoltà economiche derivanti da tale situazione porteranno a stretto giro anche per l’Aias di Melfi – Matera difficoltà al pagamento di quanto spettante ai lavoratori, molto presumibilmente già dal prossimo pagamento della tredicesima mensilità. Ribadiamo che non possono e non devono essere i lavoratori a pagare le difficoltà ormai croniche dell’Aias di Potenza e delle Aias in generale e pertanto è indispensabile provare a discutere con tutti gli attori della vertenza (Aias Potenza, Aias Melfi – Matera, Assessore regionale alle politiche della Persona e Direzione strategica Asp) alla presenza di sua Eccellenza il Prefetto, al fine di provare ad addivenire soluzioni ed evitare il blocco delle attività conseguenti alla proclamazione dello sciopero che intraprenderemo qualora non trovassimo riscontri reali e fattivi.