“Più assunzioni nella pubblica amministrazione ma anche più valorizzazione professionale”. È il messaggio lanciato dalla Fp Cgil di Potenza all’assemblea che si è svolta oggi all’ospedale San Carlo in vista delle elezioni delle Rsu della funzione pubblica che si svolgeranno il 5, 6 e 7 aprile. “Una grande straordinaria occasione di democrazia nei luoghi di lavoro – ha detto Serena Sorrentino, segretaria nazionale Fp Cgil – per noi Cgil la cosa più importante è che i lavoratori e le lavoratrici vadano a votare, difendendo il diritto a eleggere liberamente i propri rappresentanti e poi votare per la Cgil, l’organizzazione che in questi anni c’è stata sempre dando priorità alla sicurezza sui luoghi di lavoro durante la pandemia, difendendo la tutela dei servizi pubblici, facendo le battaglie contro le esternalizzazioni per il superamento del precariato. Stiamo sostenendo un piano straordinario per l’occupazione nel settore pubblico come riposta alla crisi economica – ha proseguito Sorrentino – ma anche per rafforzare il welfare, che garantisce benessere ai cittadini e alle cittadine, in particolar modo alle regioni del Mezzogiorno”.
Per la Fp Cgil “il Pnrr è una grande occasione per gli investimenti soprattutto nei settori pubblici – ha sostenuto Sorrentino – che però va accompagnato da investimenti di carattere strutturale fatti da un piano straordinario di finanziamenti alle amministrazioni locali che in questo modo possono garantire una ulteriore spesa per il personale”. La campagna elettorale è quindi per la Cgil “l’occasione da un lato per far partecipare le lavoratrici e i lavoratori alla costruzione dei nostri programmi sulle iniziative sindacali da intraprendere – ha aggiunto la segretaria nazionale -, dall’altro stiamo anche rinnovano i contratti. Abbiamo sottoscritto un buon contratto nel settore delle funzioni centrali ma siamo ancora in mobilitazione perché non soltanto a un anno dalla scadenza del contratto ma, dopo il sacrificio e il contributo degli operatori e delle operatrici della sanità nella pandemia, a oggi non abbiamo ancora certezza che ci siano tutte le risorse per rinnovare un contratto dignitoso a questi lavoratori e a queste lavoratrici. La campagna elettorale – ha concluso Sorrentino – è quindi anche occasione di mobilitazione e informazione su quello che sta accadendo nelle trattative contrattuali, vale per la sanità e vale per gli enti locali. La Basilicata per noi è molto importante perché la Fp Cgil potrà fare sicuramente tanto perché per noi è fondamentale per essere primo sindacato nella pubblica amministrazione a livello nazionale”.
“Per la Fp Cgil un obiettivo fondamentale rimane la crescita salariale delle retribuzioni, insieme alla revisione della disciplina del notturno e dei turni, alla mobilità, ai permessi e congedi, alla salute e sicurezza, con una attenzione particolare alle lavoratrici e a ogni forma di discriminazione. Abbiamo sempre denunciato quelle che ritenevamo storture o ingiustizie. Esserci sui posti di lavoro ed essere vicini ai cittadini in modo capillare è fondamentale e dobbiamo farlo insieme per la giustizia, per garantire i diritti e combattere e denunciare ingiustizie, discriminazioni e marginalizzazioni”. Lo ha detto la segretaria generale della Fp Cgil di Potenza, Giuliana Scarano, sottolineando il ruolo dei sanitari in piena pandemia anche in Basilicata, da cui la scelta di riunire l’assemblea in un luogo simbolo, l’azienda sanitaria regionale San Carlo, che come tanti presidi sanitari soffre la carenza di organico. “Continueremo a stare al fianco dei lavoratori – ha aggiunto Scarano – continuando a pretendere un piano straordinario di assunzioni, con il superamento dei tetti di spesa, la proroga di tutti i contratti precari, ai fini della stabilizzazione anche in base alle nuove disposizioni inserite nella legge di Bilancio per i precari Covid e un rilancio dell’assistenza territoriale, anche attraverso la missione 6 del Pnrr”. Quanto agli enti locali “la sfida – ha detto Scarano – è investire su un grande piano di assunzioni che possa far fronte alle importanti fuoriuscite degli ultimi anni”. Infine, le funzioni centrali: “Ministeri e agenzie sono caratterizzati da una carenza di personale che vede molti uffici lucani ridotti al lumicino, con il rischio che si interrompa l’erogazione dei servizi. L’obiettivo primario quindi resta un maggiore impegno perché nuove risorse umane siano assegnate al nostro territorio per evitare la soppressione di alcune sedi e rivitalizzare quelle esistenti”, ha concluso Scarano.
“La Cgil è l’organizzazione che in questa regione si è battuta e si sta battendo affinché la trasparenza e le funzioni pubbliche siano centrali e separate dal potere politico”. Così il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, intervenendo al dibattito. “Abbiamo fatto una battaglia contro l’occupazione degli incarichi esterni che hanno svilito le professionalità della nostra regione – ha proseguito – e continueremo a farlo perché noi crediamo che il lavoro pubblico sia la nervatura del Paese. Lo spopolamento è una conseguenza dell’indebolimento dei servizi pubblici, quindi ricostruire il perimetro del lavoro pubblico è per noi la missione fondamentale dove far vivere i diritti di cittadinanza. Le amministrazioni pubbliche utilizzino nelle programmazioni le risorse per potenziare i servizi. La Basilicata sta vivendo una delle stagioni più buie della storia democratica della regione. Il governo di centrodestra ci consegna una fotografia di quanto il terreno della politica, svincolato dai bisogni delle persone, è chiuso nella torre di avorio a discutere di se stessa, di un Bard uno, due o ter, senza occuparsi minimamente dei bisogni delle persone”.
La funzione politica per Summa “è servizio, fatica, impegno, è dare risposte e soluzioni. Come si può – ha chiesto – governare un territorio senza questa proiezione”. In questo scenario “il sindacato ha il dovere di costruire azioni di rivendicazione e di programmazione affinché chi governa questa regione lo faccia nell’interesse generale. Nelle prossime settimane – ha annunciato Summa – metteremo in campo tutte le azioni affinché chi ha la responsabilità di governare lo faccia: si riapra la discussione sulla sanità regionale, si dia ad Arpab una guida competente e autorevole e le nostre funzioni pubbliche riacquistino valore e competenza”. È sui servizi che secondo il leader della Cgil lucana si realizza il divario maggiore tra nord e sud del Paese: “Il Mezzogiorno – ha concluso Summa – ha i servizi pubblici e la spesa pro capita molto più bassa delle regioni del nord: non abbiamo asili nido, non abbiamo tempo pieno, non abbiamo servizi pubblici adeguati. Solo a sud mancano 500mila addetti. Per questo, quando si parla di lavoro e occupazione, la prima rivendicazione è che si faccia un piano straordinario di occupazione e investimento nella pubblica amministrazione. Il lavoro pubblico è investimento, non un costo: si usino pertanto le risorse del Pnrr e le royalties del petrolio per far sì che il lavoro pubblico abbia la funzione di qualità ed eccellenza che merita”.