Fp Cgil: “Nomina dirigenti sanitari, dietrofront della Regione Basilicata. I dirigenti saranno selezionati previa manifestazione di interesse. Ma i concorsi per la dirigenza perche non si espletano?” Di seguito la nota integrale.
Con la delibera del 7 settembre, n. 558, di pubblicazione dell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse da parte di dirigenti di altre pubbliche amministrazioni si chiude l’ultimo capitolo della nomina dei tre dirigenti destinati alla Direzione generale per la Salute e le Politiche della Persona.
Nomine effettuate con una procedura della quale avevamo denunciato la dubbia legittimità, in quanto, a nostro avviso, lesiva dei principi di trasparenza e imparzialità.
Invertendo l’iter logico-giuridico, si erano dapprima individuati i destinatari con una scelta basata esclusivamente sulla fiducia e sull’intuitus personae, poi si era tessuta l’architrave ancorandola all’art. 23 bis del D. Lgs. 165/2001, ovvero un’assegnazione alla Regione Basilicata da parte delle Aziende Sanitarie di Potenza , Matera e CROB dei tre dirigenti nominati fiduciariamente sulla base di una convenzione tra Regione e Aziende stesse. Convenzione che prevedeva la conservazione dello stato giuridico e del trattamento economico in godimento presso l’Azienda di provenienza, oltre le indennità in godimento al personale regionale in analoga posizione/inquadramento. Il tutto integralmente a carico della Regione stessa.
Alla luce di quanto riportato nella delibera, a seguito delle dimissioni dei nominati, la Regione Basilicata procederà con un avviso pubblico a selezionare, sulla base delle manifestazioni di interesse pervenute, i tre dirigenti che, in posizione di comando e per la durata di un anno, andranno a coprire i tre uffici della Direzione generale per la salute e le politiche della persona rimasti scoperti.
Un dietrofront rispetto ad una procedura che avevamo stigmatizzato in quanto improntata sul mero criterio della fiduciarietà delle nomine, oggi sostituita da un’avviso per la manifestazione di interesse che quantomeno apre alla partecipazione di altri dirigenti e che chiediamo sia espletata con la massima trasparenza e imparzialità.
Restano ferme tutte le nostre perplessità sulla scelta: rispetto alla ben nota carenza di dirigenza dell’ente regione si tradiscono ancora ancora una volta le aspettative delle tante professionalità interne che tutt’ora attendono l’espletamento del concorso per 18 unità dirigenziali, ormai caduto nel dimenticatoio. In questi mesi, invece di attardarsi nella farraginosa costruzione di percorsi alternativi, perché la regione non ha dato slancio alla procedura concorsuale bandita quasi un anno fa? Come FP CGIL riteniamo che la strada maestra sia quella di espletare i concorsi nell’ambito di un piano straordinario per l’occupazione pubblica di qualità.