Fp Cgil Potenza: “Bene il superamento della precarietà nella sanità lucana, ma non si lasci indietro nessuno. Ancora una volta la giunta confonde l’informativa con il confronto e la condivisione. Permangono le nostre perplessità sulla piena capienza delle risorse regionali rispetto al complessivo numero dei precari Covid”. Di seguito la nota integrale.
Nel salutare con favore la prima concreta iniziativa per il superamento della precarietà nella sanità di questa regione, non possiamo esimerci dal sottolineare che la delibera approvata oggi dalla giunta regionale è l’ennesima testimonianza di come venga vissuto il confronto sindacale.
La delibera, infatti, approva i contenuti di una bozza illustrataci in occasione dell’incontro convocato dall’assessore alla Sanità il 20 giugno “opportuna preliminare informativa” e sulla quale avevamo evidenziato come Fp Cgil alcune osservazioni e proposte atte a superare le perplessità riscontrate. A tali proposte e osservazioni non vi è stato alcun seguito, se non l’annuncio dell’assessore alla Sanità in merito all’approvazione della delibera condivisa con le organizzazioni sindacali.
Nel ricordare che il confronto partecipato soggiace a delle regole, in questo caso disattese, permangono le nostre perplessità sulla piena capienza delle risorse regionali rispetto al complessivo numero dei precari Covid, cosa sulla quale avevamo chiesto certezze di numeri all’amministrazione regionale, come pure sull’ordine dei criteri di priorità. Il fatto che a tali assunzioni sia destinato il 50% delle assunzioni previste dai piani triennali dei fabbisogni delle aziende non è esaustivo rispetto alle necessità palesate dalle aziende sanitarie regionali né tantomeno rappresenta una garanzia rispetto all’intera platea dei precari.
Chiaro è che allo stato delle cose chiediamo che le aziende avviino con immediatezza le procedure. Allo stesso tempo chiediamo concrete garanzie affinché tutti i precari Covid possano rientrare in questo processo di assunzione a tempo indeterminato non lasciando a casa nessuno.