Il personale dell’Aias di Potenza, nonostante si sia arrivati a fine mese e il CCNL, all’art. 36, prevede che la retribuzione deve essere corrisposta non oltre il decimo giorno successivo alla fine di ciascun mese, ad oggi attendono ancora il pagamento dello stipendio del mese di dicembre 2023 e non è nota una data per tale pagamento. L’Aias di Potenza non ha giammai rispettato scadenze per il pagamento delle spettanze stipendiali maturate dai lavoratori, che, tra le altre cose, hanno in sospeso altre mensilità arretrate, ovvero la mensilità di novembre 2023 e l’80% di quella di agosto dello scorso anno, per il quale l’Azienda ha corrisposto, da qualche giorno, solo un anticipo del 20%.
Con verbale d’intesa del 22 novembre 2023 l’AIAS Potenza, infatti, concordava con le organizzazioni sindacali che la retribuzione arretrata del mese di agosto 2023 sarebbe stata corrisposta in 5 tranche a partire dal mese di gennaio 2024, ma che, in caso di maggiore disponibilità economica dovuta ad incasso di somme arretrate da parte dell’Asp, l’Aias si impegnava a ridurre la pattuita rateizzazione della mensilità arretrata del mese di agosto e provvedere a una nuova rateizzazione per il recupero anche della mensilità di novembre. Nonostante tale condizione si sia verificata, in quanto con determina 2023/D.03021 del 6 dicembre 2023 l’Azienda sanitaria di Potenza ha autorizzato al pagamento a favore dell’Aias di Potenza del contributo trasporto pazienti disabili trattati in regime semiresidenziale per l’annualità 2022, l’AIAS ad oggi non solo non ha riconvocato le organizzazioni sindacali per stabilire una accelerazione dei tempi di rateizzazione ma ha ben pensato anche di differire il pagamento delle spettanze stipendiali di dicembre, ritenendo, probabilmente, che i lavoratori si accontentassero del pagamento di quel misero 20% dello stipendio di agosto 2023. Ancora una volta i dipendenti Aias si trovano senza stipendio e senza certezze, con tutte le immaginabili e grandi difficoltà che ciò comporta. Anzi, si sentono presi in giro per questo inaccettabile e irrispettoso modus operandi. Forse andrebbe rimarcato agli stessi vertici dell’Aias di Potenza che l’Aias è un ente accreditato che eroga prestazioni riabilitative sulla base di un contratto stipulato con l’Azienda Sanitaria, non un mero intermediario, e che pagare la retribuzione ai lavoratori nei tempi e nelle modalità previste è un obbligo del datore di lavoro.
Ad aggravare ancor più la posizione dell’Aias di Potenza c’è il rispetto da parte dell’Asp del pagamento di quanto spettante all’Aias: in data 10 gennaio, l’Azienda Sanitaria di Potenza ha autorizzato, con determina, il pagamento del dodicesimo mensile dovuto per prestazioni erogate ad assistiti residenti in ambito regionale e della quota a valere sugli extra lea- Periodo Novembre 2023 e i soldi siano disponibili da giorni sul conto corrente dell’Aias di Potenza.
A tal proposito non è superfluo sottolineare che l’Asp sta pagando regolarmente e nei tempi stabiliti dalla normativa le fatture all’Aias di Potenza che, di contro, non riesce a tenere il passo per versare ai lavoratori quanto spettante. Come abbiamo sempre sostenuto, ribadiamo che non possono e non devono essere i lavoratori a pagare le difficoltà economiche che sta affrontando l’Aias.
La Fp Cgil ha inviato, tramite i propri legali dell’ufficio vertenze, una diffida alla immediata corresponsione ai lavoratori rappresentati della retribuzione del mese di dicembre 2023, ed alla urgente convocazione delle organizzazioni sindacali al fine di definire una riduzione della summenzionata rateizzazione, informando che in caso contrario sarebbero state promosse azioni giudiziarie al fine del recupero non solo della retribuzione di dicembre 2023, ma anche delle ulteriori retribuzioni allo stato non ancora corrisposte, oltre interessi e rivalutazione di legge.
Il tutto senza alcun riscontro, nella più totale indifferenza e noncuranza delle sacrosante esigenze dei lavoratori.
La Fp Cgil proclama, pertanto, lo stato di agitazione del personale dell’Aias di Potenza e chiede a sua eccellenza il prefetto, ai sensi dall’art.2 della Legge 146/90, l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione
Gen 29