“Frane ed alluvioni costituiscono un problema serio per il nostro territorio specie per effetto del grave dissesto idrogeologico, cui governi di centro-destra, centro-sinistra, tecnici, bipartisan e a pallini si sono guardati bene dal porre rimedio, preferendo sperperare i pochi denari pubblici in altre cose. E’ noto come l’assenza di ostacoli naturali dovuti fra l’altro alla cementificazione selvaggia e l’esasperazione del rischio dovuta al cambiamento climatico determinino una situazione di rischio crescente anche per buona parte del territorio nazionale”.
E’ quanto dichiarano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “tale situazione produce spesso esiti tragici, perdite umane ed economiche molto elevate ed il rischio si presenta grave per il futuro, anzi il rischio è crescente per effetto dei fenomeni di cambiamento climatico. Per mettere in sicurezza il territorio lucano – proseguono Giordano e Tancredi – sarebbe sufficiente uno sforzo finanziario relativamente ridotto che consentirebbe altresì di creare nuove occasioni di lavoro per i giovani e non, sia nella fase di risistemazione che durerà comunque molti anni, sia in prospettiva grazie alle nuove possibilità offerte da un territorio risanato. Secondo l’Ugl, basterebbero pochi milioni di euro per mettere in sicurezza la Basilicata con un’adeguata pianificazione che gestisca la fase di intervento e stabilisca i piani di manutenzione, riducendo il dissesto idrogeologico e facendo risparmiare milioni di euro in commissariamenti: sistemare torrenti, canali artificiali per adeguarli ai cambiamenti climatici, al degrado e all’incoltivazione dei terreni agricoli e all’aumento della superficie cementificata, sulla quale l’acqua scorre invece di essere assorbita dal suolo. A fronte di tale situazione di emergenza, il comportamento dell’ex governo lucano è doppiamente colpevole. In primo luogo per il rifiuto di varare un piano degno di questo nome investendo le risorse necessarie a fare della Basilicata una Regione bella e vivibile per la presente e le future generazioni. In secondo luogo per aver stanziato soldi nel corso degli anni in modo disorganico e inefficiente trascurando completamente o quasi la regione, pur fortemente colpite da frane e inondazioni nel mentre la Basilicata continua a sgretolarsi. Ultimo in ordine di tempo, il segno lasciato a Senise dove si è messa in moto un’imponente frana quando, un costone alla periferia del paese ha iniziato a cedere. Solo i primi segnali di quello che sarebbe accaduto due ore dopo – denunciano Tancredi e Giordano -, quando oltre 3mila metri cubi di terreno sono ‘collassati’ andando a invadere l’area di un distributore di benzina, sotterrando gli uffici e spingendosi fino alle colonnine del carburante. Lo smottamento è stato accompagnato da un forte boato e ha terminato la sua corsa appoggiandosi a un bar situato accanto al distributore. Bene ha fatto il sindaco Castronuovo nell’emettere un’ordinanza di chiusura della strada adiacente. Ma resta un interrogativo – concludono i segretari Ugl, Giordano e Tancredi -: cosa sarebbe accaduto se il distributore non fosse stato chiuso per il giorno festivo? La politica Regionale si interroghi, vanno date risposte positive ed urgenti”.