Marilù Campanelli, rappresentante del progetto “Free Walking Tour Matera”, ha inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta rivolta alle guide turistiche a seguito della nota con cui le stesse hanno contestato i contenuti del progetto. Di seguito la nota integrale.
Care guide operanti su Matera,
non vi chiamo materani perché dai documenti che leggo non siete tutti materani, sono la rappresentante del progetto “Free Walking Tour Matera” che ieri nel workshop “Costruiamo Matera Mediterranea”, ha tanto acceso gli animi di voi che dovreste per primi volere la valorizzazione della sua memoria e il suo progredire. Sono una ragazza giovane, forse a volte pecco di questa mia giovinezza credendo troppo nel genere umano. Sono una neo laureata e ogni giorno della mia vita è segnato dalla domanda “ma se resto al Sud lavorerò? Ci sarà qualcuno che mi apprezzerà?”.Io lotto contro me stessa, lotto perché sento le mie radici bruciare sotto la mia pelle, qualcosa più grande di me mi dice che è qui che devo stare e che devo impiegare le mie forze e la mia passione per aiutare la mia Terra.
Ieri mi sono state mosse accuse infondate. Ho presentato delle mie idee di percorsi turistici alternativi che si basassero sui ricordi e i racconti del popolo, e ho da subito precisato che mi sarei avvalsa di guide turistiche che potessero aiutarmi nel portare avanti il progetto. Probabilmente causa l’emozione, non ho precisato che avrei chiesto la collaborazione ESCLUSIVAMENTE di guide LOCALI, ma penso che sia quasi scontato. Se si parla di Sassi chi meglio di un materano potrebbe raccontarli?Il Free Walking Tour, infatti, voleva essere un modo per rendere la cultura accessibile a tutti e creare dei legami di scambi di esperienze tra cittadini e turisti al fine di creare collaborazione e promozione di attività locali, come le guide, ad esempio. Ma “facim l scim p nan scì alla uerr”, si dice così, no?
Ora io non so se tutto il putiferio che si è creato, se tutte le accuse e le minacce che mi sono state rivolte (cercando di bloccarmi anche fisicamente per stare “calma”), sono rivolte veramente a me o chi ha preso semplicemente le mie difese. Penso che qualsiasi uomo o donna, padre o madre, ragazzo o anziano nel vedere una ragazzina attaccata e messa alla gogna avrebbe cercato di tutelarla in un momento di difficoltà. È per questo che ringrazio l’assessore Poli Bortone e non smetterò mai di farlo, e poi tutti gli assessori e collaboratori che in quel momento hanno speso una parola per aiutarmi o semplicemente mi hanno detto “anch’io ci credo” raccontando le loro esperienze.
Stamattina ho letto le accuse delle guide con rammarico e delusione. Eravate lì, ho risposto a tutti i vostri dubbi, vi ho detto che il progetto prevedeva assolutamente la presenza di guide certificate, che non mi è stato dato alcun via libera senza aver presentato le guide autorizzate, che ero lì per trovare collaborazione e legami da portare avanti nel tempo. Vi ho detto che il mio percorso voleva essere qualcosa di completamente diverso dal vostro per non crearvi intralcio, per non mettere il turista in condizione di scegliere tra i due, ma al contrario, di dire “partecipo ad entrambi”. Ho sottolineato più volte che ogni Free Walking Tour di ogni città di ogni Paese ha una propria realtà e che questa non influisce o compromette le scelte delle altre. E voi come avete reagito? Alzandovi e sbattendomi la porta in faccia, minacciandomi fuori la porta “ma perché non torni nel tuo paese”, “non hai colpe, è al comune che dobbiamo fare guerra per stroncare sul nascere questa idea”, “come reagiresti se ora ti copio tutte le idee”, “tu vieni da dove vieni e vuoi levare il lavoro a povera gente che deve portare il pane a casa”, mi fermo qui, mi fermo qui perché al solo pensarci mi si stringe lo stomaco.
Non so se è la paura della concorrenza a farvi parlare, la paura dell’innovazione, la paura della passione che sono certa avrete letto nei miei occhi o solo gli incubi di una mentalità arretrata che pensa che una città è sua solo perché ci è nato. Sono stata invitata ad andarmene e tornare al mio paese, che vi ricordo essere a venti minuti di macchina da Matera, una cosa triste visto un incontro incentrato su “Matera Mediterranea” e visto soprattutto quello che il mondo sta vivendo in questi tempi. Una xenofobia infondata verso di me, una ragazza pugliese cresciuta tra gli ulivi, dialetti e tradizioni secolari.
A me dispiace che voi abbiate voluto prendere questa via, che su tutte le guide lì presenti solo una mi abbia lasciato il numero “chiamami, io voglio lavorare” e mi dispiace perché il mio Sud, il nostro Sud non si evolverà mai finché ci saranno persone come voi che lottano contro il progresso e i giovani.
Lo stemma di Matera recita “Bos Lassus Firmius Figit Pedem”, il bue stanco affonda il passo più fermamente e voi avete svoltato questo inno alla ribellione positiva di un popolo in qualcosa di cattivo, voi vi siete ribellati verso la cultura accessibile a tutti, verso i giovani, verso un assessore che difente una ragazza con le vostre stesse radici.
Io vi saluto e vi voglio dire che voi una città come Matera non ve la meritate. Spero che Matera possa un giorno avere gente all’altezza dello splendore che emana. Il mio pensiero è vicino a tutti i materani veri, che ogni giorno lottano per cercare di valorizzare e dare lustro alla loro città e non ai propri profitti economici, infangando l’innovazione e scambiandola per antagonista.
Sperando che continuiate a portare il pane a casa senza nessun invasore,
vi mando un abbraccio pacifico e me ne torno nel mio paese.
Marilù Campanelli.
Come materano, che ama la propria città in maniera viscerale, provo grande tristezza per questi episodi e vorrei esprimere tutto la solidarietà alla giovane Marilù Campanelli. Matera è città ospitale da sempre e non sarà certo quello che oramai è divenuta una “corporazione” ( le guide turistiche) a rimuovere tale nobile natura del popolo materno. Questi 60-70 signori devono mettersi bene in testa che non sono loro a decidere la sorte di progetti ed iniziative turistiche, è che sono diventati i padroni di Matera!!! Esorterei l’Assessore Poli Bortone ad andare avanti senza tentennamenti e con decisione nell’unico interesse dell’intera città e non di una egoistica corporazione timorosa di perdere privilegi e lauti guadagni.