“Il bando ”Messaggeri della conoscenza” presentato dal Ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che finanzia periodi di insegnamento di docenti, italiani e non, provenienti da atenei stranieri presso le Universita’ delle Regioni della Convergenza (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), con l’obiettivo di invertire la tendenza della “fuga dei cervelli”, è sicuramente una best practice da sperimentare anche per l’università lucana che è esclusa dal bando in quanto la nostra Regione non è tra quelle della Convergenza”. A sostenerlo è il Presidente della Quarta Commissione (Politiche Sociali) Rocco Vita (Psi) sottolineando che “è innovativa soprattutto la formula del programma alla base del bando: dopo aver frequentato i corsi tenuti dai ‘messaggeri’ gli studenti trascorreranno un periodo di stage, dai due ai sei mesi, negli atenei stranieri, con l’obbligo, una volta rientrati, di trasferire ai loro colleghi quanto appreso, mettendo ”in rete” il loro accresciuto bagaglio, con l’obiettivo di coinvolgere dai 2mila ai 10mila studenti.
Specie in queste giornate di festività pasquali che registrano il tradizionale rientro dei tanti nostri giovani universitari che studiano in atenei italiani ed esteri – aggiunge Vita – è necessario inviare un messaggio di speranza sulle opportunità di poter tornare a casa dopo la laurea e magari il master di specializzazione. Valorizzare le risorse giovanili presenti in Basilicata come nell’intero Sud, favorendo il ritorno di quelle migrate e attirando nuovi talenti nell’area, come occasione di rilancio e sviluppo per il Mezzogiorno – dice l’esponente socialista – continua a rappresenta uno strumento efficace per arginare la ‘fuga dei cervelli’ a cui dare seguito con altre azioni a livello regionale rispetto a quelle già programmate nei settori della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Si tratta di combinare in maniera efficace quattro elementi chiave che, se opportunamente gestiti e coordinati, possono consentire a giovani con alto potenziale di trovare opportunità di lavoro qualificato al Sud: identificazione delle opportunità di crescita, selezione dei talenti, programmi di ricerca applicata di qualità, percorsi di inserimento. Vorrei ricordare che un altro esempio di best practice della P.A. e dell’imprenditoria del Sud viene da un altro bando questa volta dell’Unioncamere Calabria ‘Stop alla fuga dei cervelli’ che punta a favorire l’inserimento professionale dei giovani laureati residenti in quella regione al fine di accrescere l’occupabilità e la riqualificazione del capitale umano; facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso lo stanziamento di un contributo finalizzato a incoraggiare l’assunzione nelle aziende”.
“Tra le idee da perseguire, per noi socialisti, c’è l’indicazione di dare impulso alle cosiddette ‘Reti dei saperi’, coordinando e coinvolgendo tutti gli atenei del bacino del Mediterraneo per sfruttare, ad esempio, le potenzialità offerte dallo sviluppo di programmi e-larning che consentirebbero al Mezzogiorno di abbandonare una visione locale, aprendo nuove opportunità in un mercato della conoscenza che può espandersi. Dunque ‘innovazione’ e non solo ‘nuove tecnologie’: si tratta di opportunità trasversali che possono spaziare dal mondo della comunicazione, allo studio sociologico e psicologico dei fenomeni, offrendo molteplici e diversificate opportunità professionali”.