“L’ennesimo furto consumatosi a danno di una azienda dell’area industriale di San Nicola di Melfi ripropone in tutta la sua problematicità la questione della vigilanza delle aree produttive della nostra Regione, troppo spesso oggetto di inopportune attenzioni da parte di malavitosi”.
È quanto ha dichiarato il Presidente di Federmanager Basilicata, Giuseppe Dantona, in relazione all’ennesimo furto perpetrato, nei giorni scorsi, in danno di un’altra azienda del comprensorio industriale del melfese.
“In un momento così complesso come quello attuale – ha detto ancora Dantona – le imprese nelle quali operiamo e che dirigiamo non possono subire ulteriori danni da fattori che nulla hanno a che fare con le difficoltà del mercato o con la congiuntura negativa. Non è tollerabile quello che, oramai con preoccupante regolare frequenza avviene nelle nostre aree industriali, dalla Val Basento, alla Val d’Agri, dalle aree industriali della città di Matera a quelle nella piana di San Nicola di Melfi, nelle quali oramai il livello di vigilanza risulta inadeguato rispetto alle nuove emergenze.
Ripetutamente abbiamo affermato che la “sicurezza” è uno dei punti di forza del nostro territorio, interessato solo marginalmente da fenomeni malavitosi. Tuttavia l’incremento costante di episodi come quello consumatisi di recente rischia di smentire questa affermazione, con il risultato di indebolire ulteriormente un tessuto industriale che si sta fortemente impegnando per il proprio rilancio e per la ripresa a beneficio dell’intera Regione.
È indispensabile, dunque, incrementare i presidi di polizia ed incentivare i sistemi di vigilanza, sia pubblici che privati, nelle aree e negli opifici industriali e produttivi, in modo da innalzare decisamente il livello di attenzione e monitoraggio di queste aree vitali per il territorio, preservando il patrimonio industriale e produttivo da indesiderate infiltrazioni malavitose”.
Per queste ragioni Federmanager Basilicata, attraverso la rete dei propri iscritti, dirigenti e quadri di impresa, si rende sin da subito disponibile a definire un piano straordinario di messa in sicurezza delle aree industriali, con tutti gli organi istituzionali interessati