“Senza una politica strutturale per i giovani la crisi demografica della nostra regione è destinata ad avvitarsi con conseguenze drammatiche sulla sostenibilità del sistema sanitario e socio-assistenziale”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che da tempo ha posto la questione demografica tra le priorità del sindacato. “Nel suo recente rapporto annuale – commenta il segretario della Cisl – l’Istat ha scattato l’immagine di un paese senza più slancio in cui, a fronte di un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione anziana, peggiora e di molto la situazione delle nuove generazioni. Si può ben parlare, specie per le regioni del Mezzogiorno, di un’autentica deriva generazionale che svuota il territorio delle sue risorse più creative e produttive depauperandolo in modo irreversibile”.
“Dinanzi a questa disfatta quali politiche pubbliche andrebbero implementate per frenare l’emorragia demografica e tentare di invertire la rotta prima che sia troppo tardi? Noi riteniamo – continua Gambardella – che si debba abbandonare la logica ‘spot’ che ha spesso caratterizzato le politiche per l’occupazione giovanile, con conseguente corollario di spreco di fondi pubblici per provvedimenti spesso fantasiosi ma dalla conclamata scarsa efficacia, e mettere in campo misure, programmi e risorse che affrontino in modo strategico, strutturale, durevole e misurabile la questione giovanile. A nostro avviso va in primis concretamente implementato quel sistema duale in grado di interconnettere in maniera stabile, ma allo stesso tempo flessibile, il canale della formazione con quello del lavoro, unica strada per ridurre il divario tra domanda e offerta di competenze e incrementare la propensione all’innovazione del tessuto produttivo lucano. Si tratterebbe di un radicale cambio di paradigma in grado di mutare in prrofondità le politiche del lavoro nella nostra regione. Alla nuova giunta regionale – conclude il segretario della Cisl lucana – chiediamo coraggio riformatore e apertura al confronto con le parti sociali per dare un futuro ai nostri giovani”.