“Le risorse destinate al Mezzogiorno del Recovery Fund sono ancora insufficienti. Servono più risorse e occorre utilizzarle bene per riagganciare l’economia meridionale al resto del paese”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che a pochi giorni dalla manifestazione unitaria di Potenza ribadisce la necessità di mettere al centro del piano del governo, su cui è ancora aperta la discussione, i temi legati al lavoro e al Mezzogiorno. “Abbiamo indicato alcune priorità che sono a nostro avviso imprescindibili per fare del piano da 209 miliardi una concreta opportunità per tutta l’Italia e non solo per una parte, a partire dal sostegno alla natalità, dallo sviluppo delle aree interne e dall’ammodernamento della dotazione infrastrutturale. In particolare, sulle infrastrutture c’è un divario storico che deve essere risolto con il potenziamento delle grandi linee di trasporto, in particolare su ferro, e puntando su una migliore connessione tra la Basilicata e le grandi direttrici di traffico con l’obiettivo di evitare un ulteriore aggravamento dell’attuale isolamento. Sul tema delle infrastrutture ferroviarie – continua il segretario della Cisl lucana – servono una visione e una strategia di lungo periodo che non possono limitarsi a piccoli aggiustamenti dell’esistente. Servono, al contrario, idee e progetti nuovi ed ambiziosi per riconnettere la Basilicata al Mezzogiorno e il Mezzogiorno all’Europa”.
Per Gambardella, tuttavia, “un piano di tale portata finanziaria non può prescindere da un confronto serrato con le parti sociali per scongiurare il rischio di una parcelizzazione degli interventi e delle risorse, logica che servirebbe a rispondere più ad esigenze di consenso che a reali obiettivi di crescita e di sviluppo. Come ha giustamente affermato la nostra segretaria Annamaria Furlan nessuno può farcela da solo, ma serve il confronto di tutti i soggetti sociali, economici, politici, istituzionali. Sprecare questa opportunità storica sarebbe un atto doloso nei confronti delle future generazioni”. Il segretario della Cisl lancia infine una stoccata alla giunta regionale: “L’impressione è di una politica di piccolo cabotaggio, senza slanci e senza idee sul futuro di questa regione. Non è questa la politica che serve a rimettere in moto la crescita e il lavoro in Basilicata. Il sindacalismo confederale lucano ha dimostrato ancora una volta la propria disponibilità ad offrire con generosità e attenzione al bene comune idee e proposte per rimettere in moto il cuore produttivo della regione. Noi non intendiamo rassegnarci al declino e mi auguro che lo stesso valga per chi ci governa”.