Angelo Vaccaro, Aurora Bianca e Filippo Viggiano in rappresentanza di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno inviato una lettera l Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, al Direttore Generale Azienda Sanitaria Locale Matera, Piero Quinto e al Direttore Generale della S.U.A. della Basilicata, Angelo Raffaele Rinaldi in cui si chiede un incontro per fare chiarezza sulla nuova gara, avviata nella forma della procedura aperta, per l’affidamento del “contratto ponte” per il servizio di pulizia, sanificazione e ausilariato, motivata dalla impossibilità di prorogare il contratto di appalto in essere e previa acquisizione dell’autorizzazione da parte della S.U.A. della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: invio lettera-documento/richiesta d’incontro.
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’appalto del servizio di pulizia, sanificazione e ausilariato dei presidi sanitari e delle strutture dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, convocata nel giorno 16 giugno 2017, a Matera c/o l’ospedale “Madonna Delle Grazie” dalle ore 10,00 alle ore 11,30, a Policoro c/o il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II dalle ore 15,00 alle ore 16,30, sentita la relazione dei segretari generali della FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILCTUS-UIL – rispettivamente: Angelo Vaccaro, Aurora Blanca e Filippo Viggiano –, in ordine all’esito dell’incontro tenutosi l’8 giugno u.s. con il Direttore Generale dell’ASM Dr. Pietro Quinto, dopo ampia discussione, approva all’unanimità quanto segue:
l’Assemblea prende atto della decisione assunta dalla Direzione Generale dell’ASM di indire una nuova gara, nella forma della procedura aperta, per l’affidamento del “contratto ponte” per il servizio di pulizia, sanificazione e ausilariato, motivata dalla impossibilità di prorogare il contratto di appalto in essere e previa acquisizione dell’autorizzazione da parte della S.U.A. della Basilicata;
l’Assemblea, tuttavia, non può non rilevare che l’anzidetta gara si sovrapporrebbe alla gara già bandita nel mese di marzo 2016, ed in corso di regolare svolgimento, dalla S.U.A. con l’I.R.C.C.S. – CROB, l’A.S.P. di Potenza, l’A.S.M. di Matera e l’A. O.R. San Carlo di Potenza, nella forma della procedura aperta, per l’affidamento quinquennale del servizio di pulizia ed altri servizi integrati;
l’Assemblea, pertanto, sulla base di quanto sopra – nonché per la circostanza che il nuovo affidamento di un “contratto ponte” non rientra in una delle fattispecie enucleate nella Nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero della Salute del 19 febbraio 2016 – non ritiene si possa escludere, in linea di principio, che si determini una sorta “di paradosso amministrativo”, relativamente ad una conclusione contestuale delle due succitate procedure di affidamento;
l’Assemblea, in ogni modo, rigetta in modo categorico la decisione della Direzione Generale dell’ASM di dar luogo all’utilizzo del criterio di “minor prezzo” per l’aggiudicazione del nuovo “contratto ponte”;
l’Assemblea ritiene, anche, che l’adozione di tale criterio configurerebbe una grave illegittimità, in quanto manifestamente in contrasto con il comma 3 lett. a) dell’art.95 del Codice degli Appalti che recita: “Sono aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo:
i contratti relativi ai servizi sociali e di ristorazione, ospedaliera, assistenziale e scolastica, nonché ai servizi ad alta intensità di manodopera ex art.50……………..”.
Come è noto ai più, infatti, il servizio di pulizia è per antonomasia un servizio ad alta intensità di manodopera, superando di gran lunga il costo del personale il 50% dell’importo totale del contratto.
A rafforzare indirettamente la cogenza del combinato disposto dei commi 2 e 3 dell’art. 95 e dell’art.50 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, soccorre anche la sentenza N. 2014/2017 del Consiglio di Stato che ha stabilito che il bando di gara, che prevede il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso è immediatamente impugnabile, sussistendo tutti i presupposti per non rinviare il ricorso all’avvenuta aggiudicazione;
l’Assemblea, inoltre, allo scopo di rendere effettivamente esigibile la clausola sociale di garanzia della continuità occupazionale e di salvaguardia delle medesime condizioni contrattuali di tutte le maestranze, nonché per garantire uno standard qualitativamente alto dei servizi, ritiene imprescindibile che la direzione dell’ASM assicuri negli atti della nuova gara le medesime superfici totali, con la stessa articolazione per fasce di rischio ed esterne, il medesimo numero di ore mensili di ausilariato ed i medesimi corrispondenti parametri di costo economico per mq. di superficie e di costo orario per l’ausilariato così come stabilito d’intesa con la S.U.A. per la gara in corso di svolgimento.
L’Assemblea, infine, chiede al Presidente della Regione, Marcello Pittella, di convocare, con la sollecitudine imposta dalle circostanze, un incontro con tutti i soggetti in indirizzo e le rappresentanze sindacali per affrontare i nodi problematici su esposti e determinare le migliori condizioni per salvaguardare la continuità occupazionale di tutte le maestranze coinvolte alle medesime condizioni contrattuali in essere e una qualità elevata dei servizi. Allo stesso tempo, l’assemblea da mandato ai segretari generali della FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL per intraprendere tutte le iniziative sindacali e/o azioni opportune, anche di carattere legale, per perseguire gli obiettivi enucleati nel presente documento.
La replica di Piero Quinto, direttore generale Asm
Con riferimento alla nota diffusa da alcune organizzazioni sindacali in merito al procedimento di avvio della “gara ponte” per le pulizie, l’Asm in una nota precisa quanto segue:
– il comma 421 dell’art. 1 della legge 11.12.2016 n. 232 dice in modo chiaro che le pubbliche amministrazioni che non trovino contratti attivi per beni o servizi su Consip (società del Ministero dell’Economia che organizza e bandisce gare per conto degli enti pubblici) o da altri soggetti aggregatori (nel caso lucano, la Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata), sono tenute a bandire gare ponte. Il motivo è presto detto: la norma vuole evitare a tutti i costi che ci siano “proroghe” nei contratti pubblici e dunque, onde evitare facili scappatoie agli enti che non trovino soluzione ai propri fabbisogni tramite Consip o Stazioni Uniche (come attualmente in Basilicata), li invita a bandire ed affidare i servizi con procedure d’evidenza pubblica che già prevedono una durata limitata del contratto;
– nel provvedimento che dà avvio alla gara (non ancora bandita in attesa dell’autorizzazione regionale), la Asm darà attuazione all’articolo 50 del vigente codice degli appalti, prevedendo la c.d. clausola sociale, ovvero il mantenimento delle maestranze in essere;
– la base d’asta di circa 3 milioni di euro all’anno è costruita applicando i prezzi standard di riferimento elaborati dall’Anac, pur essendo noto che le imprese aggiudicatarie non possono prevedere costi della mano d’opera inferiori a quelli sanciti dai Contratti Collettivi;
– le superfici aziendali oggetto dell’appalto possono essere parametrate, anche in aumento o in diminuzione, solo rispetto alle reali esigenze gestionali.
“E’ bene ricordare -afferma il responsabile unico del procedimento della gara il dott. Gaetano Annese- che non più tardi di 12 mesi fa, l’Anac di Raffaele Cantone ha contestato il sistema regionale perché in sede di indagine era emerso che per moltissimi casi si era fatto ricorso negli anni scorsi alle proroghe dei contratti. Fattispecie che sia il codice degli appalti sia le direttive Anac perseguono come illegittime. Nessun pericolo -conclude Annese- circa rischi di accavallamento con la Sua di Basilicata. Il capitolato Asm prevederà una clausola di risoluzione automatica del contratto ponte ad avvenuta aggiudicazione della gara da parte della Stazione Unica Appaltante della Basilicata. Quel che è certo e che non possiamo sottrarci a precisi obblighi di legge”.