A tutela dei 13.249 giovani lucani che al 14 maggio scorso hanno aderito a Garanzia Giovani (le registrazioni erano 14.885 e successivamente sono scese, per cancellazione del giovane o dei Cpi, 8.259 sono le “prese in carico”) e dopo l’intenso lavoro svolto in tutti questi mesi sul territorio con incontri e l’apertura di Sportelli nelle nostre sedi per dare informazioni e assistenza ai giovani è necessario fare il punto sullo stato di attuazione del programma e chiarire se i 7milioni di euro destinati ai tirocini su oltre 17milioni complessivi sono stati già completamente spesi al punto da interrompere il ricorso a nuovi tirocini. E’ il commento del segretario regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro che aggiunge: da tempo abbiamo lanciato l’allarme sul disastroso crollo del lavoro giovanile sul quale non ha inciso lo stimolo del Programma Garanzia Giovani che, sulla base degli ultimi monitoraggi, è fortemente deludente. E proprio per correre ai ripari abbiamo avviato una serie di incontri rivolti a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. I nostri giovani, dirigenti e volontari della Uil hanno tenuto incontri per fornire delucidazioni sui moduli successivi; Orientamento/ personal branding e tecniche di redazione del Curriculum Vitae; Ricerca attiva del lavoro e come affrontare una selezione. L’iniziativa è stata accolta con buona partecipazione di tutti coloro che già hanno aderito al programma “Garanzia Giovani” tramite il nostro sportello.
Vaccaro evidenzia che le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata riconoscendo i limiti del Programma Garanzia Giovani hanno unitariamente elaborato un documento rivolto ad integrare e meglio modulare il programma attuativo regionale.
Il documento, che partendo dalla ridotta dotazione finanziaria e dalla necessità di concentrare le risorse su alcune azioni mettendo in campo interventi di sistema sulle politiche occupazionali, si sostanzia in 5 punti fondamentali: diversificare lo strumento di sostegno in funzione dell’età e del percorso formativo dei beneficiari; integrare eventuali sostegni economici ai giovani sia per incentivare l’assunzione a tempo indeterminato che forme di auto impiego, dentro una più generale politica per l’occupazione; utilizzare il programma come occasione di riforma della legge 33/2003 e strumento per la valorizzazione del ruolo strategico dei centri per l’impiego attraverso il rafforzamento della presenza territoriale ed il potenziamento qualitativo e quantitativo del relativo personale; istituire una Struttura di missione compartecipata (Regione-parti sociali) con funzione di indirizzo rispetto all’ Osservatorio per il Mercato del Lavoro, da rendere effettivamente operativo; attribuire alle OO.SS. di un ruolo informativo e di primo orientamento attraverso le proprie strutture di patronato, di assistenza fiscale, di animazione territoriale.
Per Vaccaro occorre ben altro per far ripartire l’occupazione nella nostra regione e nel Paese che a marzo ha toccato un nuovo record negativo specie tra gli under 30. Negli ultimi sei-sette anni la Basilicata ha perso 17.000 abitanti e fino al 2030 potrebbe perdere ancora 15.000 unità, il 74-75% dei comuni non superano i 5.000 abitanti e il tasso di anzianità è estremamente alto. Questo significa che rischiamo di non avere più giovani nei piccoli paesi e se ciò non bastasse la nuova NASPI per i ragazzi che fanno lavori stagionali è un’altra penalizzazione. Per il sindacato un’eventuale ripresina occupazionale sarebbe, quindi, solo un recupero di lavoro perso perchè non è certo il Job Act a spingere il mercato del lavoro.
Di seguito, gli importi aggiornati assegnati alle misure offerte dalla Basilicata con il Programma Garanzia Giovani
- Accoglienza, presa in carico, orientamento: 2.000.600,00 euro
- Formazione: 4.000.000,00 euro
- Accompagnamento al lavoro: 1.000.000,00 euro
- Apprendistato: 500.000,00 euro
- Tirocinio extra curriculare, anche in mobilità geografica: 7.000.000,00 euro
- Servizio civile nazionale: 1.180.000,00 euro
- Sostegno all’auto-impiego e all’auto-imprenditorialità: 400.000,00 euro
- Mobilità professionale transnazionale e territoriale: 500.000,00 euro
- Bonus occupazionale: 627.180,00 euro