Il Tribunale di Bari, sezione fallimentare, ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio alla data del 20 novembre prossimo per Edisud, la società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, dichiarata fallita nel giugno scorso per perdite stimate in circa 40 milioni di euro.
Nel provvedimento i giudici spiegano che nell’ultima relazione depositata il 15 ottobre, i curatori fallimentari «pur evidenziando il progressivo ridimensionamento dei costi, hanno segnalato che nei prossimi mesi la situazione è destinata a peggiorare in modo considerevole”.
L’esercizio provvisorio era stato disposto «in considerazione del grave danno derivante dall’interruzione dell’attività aziendale per i dipendenti e la comunità che usufruisce dei servizi», in quanto, come sollecitato dalla Procura di Bari nell’istanza di fallimento, “la Gazzetta del Mezzogiorno è un patrimonio culturale indispensabile del Sud di Italia e va pertanto salvaguardato per evitare danni irreparabili alla comunità della Puglia e dell’intero Mezzogiorno”.
“La prosecuzione – spiega il tribunale – è stata autorizzata nei limiti della sostenibilità economica» e invece ad oggi, rilevano i conti dei curatori, la società continua a perdere 6-8 mila euro al giorno. Nel provvedimento, a firma del collegio presieduto dalla dottoressa Raffaella Simone – che è anche giudice delegato della procedura – si dà atto che «salvo un lieve miglioramento entro la fine di ottobre, per incassi di competenze dei mesi di luglio e agosto, nei prossimi mesi la situazione è destinata a peggiorare in modo considerevole”. Di qui la decisione di sospendere l’esercizio provvisorio.
“Ci aspettiamo – fa sapere il Cdr del giornale – che a breve il tribunale fallimentare emani un provvedimento che consenta la prosecuzione dell’attività anche dopo il 20 novembre e fino a quando ci sarà una nuova proprietà stabile. Due sono le urgenze: che il giornale resti in edicola e che siano salvaguardati i posti di lavoro”.