L’8 aprile 2021 in località Marone di Tursi si sono registrate temperature che hanno raggiunto i -2 gradi Celcius, le temperature rigide di ieri notte è solamente un accanirsi su un settore economico già duramente provato da covid, e altre calamità naturali degli anni passati.
Si sono registrate infatti delle gelate che hanno compromesso i raccolti estivi e che hanno gettato nello sconforto tanti nostri agricoltori che hanno visto andare in fumo per l’ennesima volta il loro reddito. Questo vuol dire che alcuni imprenditori non hanno reddito dal 2019, annata, ricordiamolo, disastrosa per quanto riguarda il prezzo di vendita.
Grazie al delegato all’agricoltura Dorian Di Noia stiamo effettuando una prima ricognizione dei danni subiti e delle zone più duramente colpite, tra queste Marone e Frascarossa quelle più danneggiate. Le Sigle sindacali sono state informate per portare le istanze degli agricoltori nelle sedi opportune per avere dei riscontri che possano porre rimedio al grave danno patito. In allegato la documentazione necesseria per segnalare le zone colpite dal gelo.
“Al momento l’unico rimedio per assicurare il reddito resta l’assicurazione pluri-rischio, che copre gelo e grandine. Anche se molti problemi e cardini burocratici devono essere superati per poter aver un vero strumento per assicurare il reddito di tanti agricoltori e non un mero strumento pagliativo per le imprese agricole e una vera e propria gallina dalle uova d’oro per le compagnie assicurative”.
Purtroppo ogni anno ormai da consuetudine, eventi naturali danneggiano irrimediabilmente i raccolti e puntualmente le amministrazioni inermi si trovano a raccogliere il malcontento e la disperazione di tante famiglie che vivono di quell’unica fonte di reddito.
Ci auguriamo che vengano attuate tutte le procedure consone per alleviare le perdite dei nostri agricoltori che mai lasceremo soli in una battaglia di uguaglianza e rispetto per chi lavora duramente per dar da mangiare a tutti noi con i loro prodotti frutto dei loro sudori e dei loro sacrifici . Come da prassi per questi eventi calamitosi porteremo l’argomento in discussione nel prossimo consiglio comunale del 20 aprile per la dichiarazione di stato di calamità naturale.