“Gli aumenti piu’ significativi di apertura di partite IVA, a giugno scorso, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, localizzati nelle Regioni meridionali – Puglia (+34,1%), Calabria (+21%) e Molise (+20,8%) – sia pure con dati contrastanti in altre realtà territoriali – Abruzzo (-15%), Basilicata e Sardegna (-6,2%) – sono un’ulteriore conferma di quanto stiamo dicendo da tempo sulle trasformazioni in atto nel Mezzogiorno. Il Sud sta diventando un ‘laboratorio’ di nuove piccole imprese in settori trainanti: manifatturiero, alimentare, energie rinnovabili, Ict, turismo, smart city, trasporti, edilizia. In questi settori, l’artigianato nel Mezzogiorno conta più di un quarto del totale delle imprese artigiane italiane”. E’ quanto sottolinea Rosa Gentile, Vice Presidente di Confartigianato, delegata al Mezzogiorno.
A poco meno di un anno dalla Convenion biennale di Confartigianato, a Matera, dove abbiamo lanciato il “Progetto Sud 2020” e – continua – in attesa che si precisino le proposte di misure del Governo per il Mezzogiorno da inserire nella Legge di Stabilità 2016 (Masterplan, abbassamento Ires, riduzione Irap, sgravi contributivi, infrastrutture) si rafforza l’attualità della nostra strategia. Per noi non si tratta di un vezzo dettato dalla retorica nostalgica di occuparsi di quella parte del Paese ancora in ritardo, bensì di rilanciare la partita del riscatto: questo è il tempo di rischiare, perché dimostrando di saper rischiare saremo in grado di rimettere in circolazione la “fiducia”.
Vogliamo concentrarci dunque – continua Gentile – sulle grandi potenzialità che ancora appartengono al Sud, con quel tessuto produttivo che è ancora in grado di esprimere la ricchezza possibile di un territorio ricco e capace. E continuiamo a farlo perché non possono essere solo e soltanto gli aspetti critici a caratterizzare il dibattito e la discussione sul Mezzogiorno, e perché vogliamo tornare a credere che il Sud sia pieno di possibilità.Noi pensiamo che il sud abbia, nelle imprese e nella loro capacità di svilupparsi ed innovare, la sua grande opportunità di rinascita.L’impresa e le sue reti “familiari”: quel sistema economico complesso e composto, per il quale dobbiamo pensare, come artigiani, ad azioni “su misura”.Nell’ambito del recupero delle nostre più antiche tradizioni produttive e manifatturiere, rivisitate all’insegna delle trasformazioni in atto, noi dobbiamo avere la capacità di facilitare e di rendere disponibili tutte le componenti innovative che abbiamo a disposizione per generare i “nuovi imprenditori” e la “nuova economia” del sud.
In particolare, alimentazione e turismo made in Sud hanno messo in moto la crescita di piccole aziende, tenuto conto che il Mezzogiorno è un ‘giacimento’ di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alle regioni meridionali 106 prodotti agroalimentari DOP e IGP, pari al 40,9% del totale nazionale di questa tipologia di produzioni”.
Per la vice presidente nazionale di Confartigianato “la programmazione della prossima stagione dei Fondi europei 2014-2020 è una occasione da non perdere per valorizzare il ‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Per far questo, dobbiamo assicurarci l’accesso ai nuovi finanziamenti promuovendo un migliore utilizzo delle risorse e degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione.L’esempio che viene dalla Puglia è significativo perchènon sono certo casuali le 452 domande di micro imprese ai primi bandi regionali in Italia della programmazione 2014-2020, a conferma che ci sono aree del Sud a forte richiamo di attrattività che va sapientemente coniugato con gli incentivi. Allora, assumere la capacità di mobilitare, intorno a questi fattori, una grande energia progettuale e di cogliere le trasformazioni in atto come occasione di riscatto, è la nostra grande scommessa”.