L’informatica nelle scuole non è solo uno strumento di formazione dei nostri ragazzi ma anche un’opportunità per le imprese che hanno bisogno di figure specializzate e soprattutto di tecnici informatici e programmatori. Così Rosa Gentile (Confartigianato) che oggi a Roma ha partecipato ad un convegno sull’insegnamento dell’informatica organizzato dall’Accademia dei Lincei. L’Intelligenza Artificiale (IA) è pronta a fare il suo ingresso nelle scuole e a rivoluzionare il processo di insegnamento, questo è uno dei principali punti emersi. Tuttavia, temono dai Lincei, una visione complessiva da parte del governo è fondamentale per guidare questa trasformazione ed è chiaro che dobbiamo prepararci fin da ora all’impatto della disponibilità su larga scala di sistemi generativi in grado di creare e combinare testi, programmi, immagini e soluzioni matematiche. Uno degli obiettivi principali del convegno dell’Accademia dei Lincei è stato sollecitare la creazione di corsi di informatica specifici per gli insegnanti al fine di promuovere l’insegnamento dell’informatica nelle scuole. Modificare i programmi scolastici è un processo lungo che richiede il coinvolgimento dei docenti e un periodo di sperimentazione. Ad esempio, nel Regno Unito, un’esperienza simile è in corso dal 2005, dimostrando che questo è un campo in cui l’improvvisazione non è efficace e una visione strategica da parte del governo è essenziale. Un altro punto affrontato nel convegno è stato la necessità di sviluppare un curriculum completo per l’insegnamento dell’informatica, che tenga conto di tutti i livelli di scuola e delle modalità di organizzazione e attuazione di un cambiamento di questa portata. Questa sfida – sottolinea Gentile – diventa ancora più rilevante alla luce delle iniziative degli altri Paesi europei. È importante definire chiaramente cosa gli studenti dovrebbero imparare in campo informatico e come questo dovrebbe essere insegnato in modo efficace. C’è poi da fronteggiare il fenomeno dei reati informatici nell’ultimo cresciuti del 18,4%, con una percentuale in Basilicata del più14,6%. La quota di micro, piccole e medie imprese che nell’ultimo anno in Italia ha fronteggiato almeno un attacco informatico è del 37%, superiore di 9 punti percentuali rispetto al 28% della media Ue.
Ott 19