Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata): “Se non recuperiamo il gap infrastrutturale nell’arco di 20 anni saremo isolati, in maniera definitiva, dal resto del mezzogiorno. Non è possibile che il capoluogo di regione sia inaccessibile da tutte le direzioni. Raggiungere le due città Lucane, Potenza e Matera è un dramma per studenti, pendolari, autotrasportatori e turisti. Se non invertiamo il trend, difficilmente possiamo attrarre investimenti.
Vanno utilizzate al meglio le risorse del PNRR e i fondi comunitari 2021-2027, in modo da poter ridurre, notevolmente, i tempi di percorrenza, per raggiungere i centri lucani e le regioni confinanti. E’ prioritario migliorare rapidamente la tratta Potenza-Melfi, la Basentana, Matera-Ferrandina oltre la Potenza-Sicignano, Lauria-Candela, la Ss18 Maratea ed accelerare sulla Pista Mattei.
Credo che sulle infrastrutture si debba aprire un dibattito, serio, perché è un tema vitale per la Basilicata.
Non servono cattedrali nel deserto e ritengo che, ormai, non le chieda più nessuno. Bisogna analizzare i costi – benefici in modo da rendere le opere un investimento sul futuro e colmare, in maniera definitiva, il divario storico tra il Centro-Nord e il Sud nelle infrastrutture digitali e fisiche.
La mobilità del futuro deve rendere gli spostamenti più veloci e più confortevoli, in modo da poter far decollare il turismo, ancora, troppo marginale sul PIL regionale e con un potenziale di oltre 3 milioni di pernottamenti rispetto ai poco meno di 2 milioni del 2022.
La qualità della vita di una regione, si misura attraverso diversi fattori, tra questi, infrastrutture e servizi.
Rendere la Basilicata vivibile e sostenibile, ci garantisce il futuro”.