Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata): “Sono preoccupanti i dati pubblicati dallo Svimez, purtroppo, il divario tra Nord e sud è destinato ad ampliarsi. Di seguito la nota integrale.
Il 2023 rischia di essere l’anno del ritorno al passato per il meridione, 500 mila nuovi poveri e il Pil destinato a contrarsi fino a un -0,3 -0,4%.
Ritorno al passato perché nel 2021 tutte le regioni meridionali hanno avuto il segno +, con un PIL quasi al 6% superiore anche alla media dell’Ue-27.
Pandemia prima e guerra dopo con il conseguente rincaro dei beni energetici e alimentari sono una vera e propria spada di Damocle sulla testa delle famiglie. Infatti, secondo lo studio condotto dallo Svimez, il numero delle famiglie in povertà assoluta potrebbe crescere di un punto percentuale arrivando all’ 8,6%.
Dati allarmanti, sui quali pesano le basse retribuzioni che, nel mezzogiorno, riguardano il 35% dei lavoratori, parliamo di poco più di 10 mila euro l’anno.
Il PNRR è l’ultima possibilità che abbiamo per diminuire il divario storico con il nord e per invertire il trend negativo che ha visto scendere la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno.
Se non ci diamo una mossa, si rischia di non riuscire a raggiungere la soglia del 40%, bisogna accelerare su investimenti privati e pubblici. Un Sud più solido economicamente serve all’intero paese”.