Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata): “Bisogna dar vita, subito, ad un tavolo tecnico sulla gestione dei fondi in arrivo dal PNRR”. Di seguito la nota integrale.
Vi è la necessità di aprire la strada ad un confronto serrato con le istituzioni e tutte le parti sociali, affinché si riesca a colmare il divario storico tra il Centro-Nord e il Sud nelle infrastrutture digitali e fisiche, nell’ecologia e nei servizi pubblici. Il PNRR dovrebbe consentire di invertire il trend che, tra il 2008 e il 2018, ha visto scendere la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno da 21 miliardi a poco più di 10.
Ritengo che, solo lavorando in maniera sinergica, si possa riuscire a spendere al meglio le risorse e creare le basi per un rilancio del territorio.
Abbiamo l’occasione di regalare, alle future generazioni, una Basilicata migliore di quella che abbiamo ricevuto noi. Questa è la vera sfida che ci aspetta per i prossimi anni, lungimiranza.
Dobbiamo dare tutti un contributo, perché vi è carenza di figure professionali. Secondo lo SVIMEZ, al sud ci vorrebbero, almeno, cinquemila nuove figure professionali.
In Basilicata non va meglio. I comuni hanno tutti, nessuno escluso, una carenza di dipendenti per gestire i soldi del PNRR.
Secondo uno studio della Banca d’Italia, nel decennio 2008/2018 i dipendenti pubblici locali sono diminuiti del 27% nel Sud, del 20% nel Centro e del 18% nel Nord. E a causa del blocco del turnover, nel Sud il personale con oltre i 60 anni rappresenta ormai il 35% del totale. Con questi dati, si corre il rischio di non essere in grado di progettare e spendere e di dover restituire un mare di fondi a Bruxelles senza raggiungere gli obiettivi digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute.”