L’Ebat di Potenza ha un nuovo Presidente e un nuovo vice Presidente, rispettivamente il segretario regionale della Uila Basilicata Gerardo Nardiello e il componente della CIA Nicola Figliuolo. L’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale della provincia di Potenza, fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali FAI FLAI e UILA e dalle Associazioni datoriali CIA, Coldiretti e Confagricoltura è stato costituito nel 2019 e ha iniziato la sua attività nel 2020, in piena pandemia. Grazie al grande lavoro svolto dall’intera assemblea, da subito l’Ente ha affiancato le lavoratrici, i lavoratori e le aziende ponendosi come punto di riferimento nell’ambito della sicurezza e del contrasto al contagio. Con il già presidente Tonino Lapadula, in questi quattro anni motore trainante dell’Ebat, l’Ente ha costruito la sua forte credibilità perseguendo una visione ben precisa: prima di ogni cosa le persone, le loro esigenze, le loro aspirazioni.
E in un periodo in cui la crisi economica ha aggredito il potere d’acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici e ha posto le aziende nelle condizioni di doversi difendere dall’inflazione, l’Ebat ha abbracciato le famiglie mettendo in campo azioni concrete. E così i mille euro per ogni nascita, un fondo di integrazione per le malattie e gli infortuni, i buoni per gli studenti – dalle elementari all’università – per i testi scolastici, i contributi per aiutare i genitori ad affrontare le spese inerenti agli asili nido e i contributi per le cure odontoiatriche e le visite mediche per l’idoneità al lavoro sono diventati strumenti fondamentali per compiere delle politiche di welfare davvero efficaci, permeanti, che ancora oggi parlano non solo alle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche ai cuori.
“Perché l’Ebat – racconta Tonino Lapadula – non è altro che il compimento di politiche sociali che sono intrinseche nel DNA di chi continua a guardare al mondo del lavoro come a un’opportunità di emancipazione e di crescita”. La saggezza del già presidente Lapadula ha sollecitato delle riflessioni in merito a quali traguardi dovrà raggiungere l’Ebat nei prossimi quattro anni. E Gerardo Nardiello, presidente appena eletto, non si sottrae al confronto e ribadisce che <<la formazione e la sicurezza sul lavoro sono stati, sono e saranno due tra i pilastri su cui si baseranno le azioni future dell’ente”, secondo Gerardo Nardiello “lo strutturare professionalità al passo con le nuove sfide che la globalizzazione impone e la qualità del lavoro raffigurano, non solo per l’Ente ma per l’intera Basilicata, due sfide da abbracciare con entusiasmo e passione”.
E sulla sicurezza l’Ebat ha già posto l’accento con due iniziative dall’alto spessore valoriale: “La Sicurezza Prima di Tutto” e “Lavoriamo in Sicurezza”. “La cultura della sicurezza significa – evidenzia Nardiello – più consapevolezza dei propri diritti, più dignità del lavoro e con il mondo in continuo movimento – sottolinea – è necessario avere l’orecchio a terra e lo sguardo rivolto ai flussi migratori che portano tante braccia in Basilicata e hanno bisogno di qualcuno che dia loro delle garanzie e promuova l’integrazione, arginando l’odioso fenomeno del caporalato>>.
Ecco perché l’Ebat punterà a ritagliarsi un ruolo sempre maggiore nella gestione del mercato del lavoro e in particolare nel coordinamento della domanda e dell’offerta occupazionale nel comparto agricolo. << L’Ebat – conclude Nardiello – avrà il compito di dialogare con le istituzioni, di privilegiare l’equilibrio dei rapporti e sollecitare il confronto, cercando ostinatamente di valorizzare le singole organizzazioni e associazioni datoriali nella loro azione sul territorio”.
Se queste sono le premesse, l’Ebat avrà altri quattro anni per crescere e, con “Ebat in Tour”, porterà la sua visione di welfare in tutta la provincia di Potenza, rafforzando – nel corso delle assemblee – quel legame già solido tra il mondo dell’agricoltura e l’Ente.
Nov 07